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Stellantis: “Idrogeno sulle auto dopo il 2030”

Secondo il nuovo numero uno della divisione Europa l’idrogeno sulle auto arriverà dopo la fine del decennio.

Stellantis logo

Indietro non si torna. Lo afferma Uwe Hochgeschurtz, neo responsabile di Stellantis per la regione Europa dopo appena otto mesi da amministratore delegato di Opel. Il top manager ha spiegato che proseguiranno il piano di elettrificazione. Che, prendendo ad esempio Opel, li ha portati ad avere un portafoglio prodotti di 12 modelli elettrificati, a cui ne seguiranno sempre di più, fino al 2028, quando lanceranno esclusivamente vetture a batteria.

Stellantis: sì all’energia pulita

Stellantis

Interpellato da l’Automobile il giorno prima del suo insediamento, il nuovo numero della divisione europea di Stellantis ha, quindi, posto l’accento sulla pandemia. L’emergenza epidemiologica scoppiata ha spinto a una forte contrazione dei volumi per qualsiasi operatore dell’industria. Poi si è aggiunta la crisi dei semiconduttori e, infine, il conflitto in Ucraina. La situazione è instabile, ma già nel 2023 è possibile che l’approvvigionamento dei chip migliori. A ogni modo, servirà tempo.

Una situazione che, ad avviso di Hochgeschurtz, rischia pure di comportare un generale rallentamento del comparto elettrico. Per sopperire alla mancanza di batterie il piano di Stellantis consta nel mettere in atto al più presto gli accordi annunciati con i partner europei, come quello dell’ACC (Automotive Cells Company), assieme a TotalEnergies e Mercedes-Benz per edificare uno stabilimento di batterie a Termoli.

Uwe Hochgeschurtz CEO Opel

Le performance delle batterie cresceranno e nel giro di 3-4 anni contano di immettere in commercio pure quelle allo stato solido. Affinché la transizione energetica di Stellantis (e in generale della filiera) abbia corso, i Governi hanno il dovere di portare avanti lo sviluppo di una capillare rete di ricarica e di agevolare l’acquisto di auto elettriche mediante gli incentivi. Con le criticità attuali la forbice di prezzo rispetto ai modelli termici sarà ancora più complicato ridurla. Tutti hanno il compito di collaborare a un domani migliore: costruttori, cittadini, governi e anche i fornitori.

Intanto, Stellantis crede anche in carburanti puliti e alternativi quale l’idrogeno, importante nel caso del conglomerato italo francese per camion e veicoli commerciali. Sulle auto potrebbero vederne l’applicazione dopo il 2030, ha aggiunto Hochgeschurtz. Che sente abbiano forse atteso troppo prima di investire in soluzioni ecologiche e dare il via a un cambiamento necessario.

 

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