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Incentivi auto: prenotare subito prima che finiscano

Gli incentivi auto non sono partiti. Manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello specifico decreto attuativo

incentivi auto

Per ora, le vetture hanno il loro prezzo di listino. Gli incentivi auto non sono partiti. Manca la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dello specifico decreto attuativo. Non si possono ancora prenotare. Ma appena arriva il via libera, bisogna assolutamente affrettarsi. Potrebbero finire in fretta.

Incentivi auto: occorre sbrigarsi

L’iniziativa terminerà il 31 dicembre (data ultima per firmare il contratto d’acquisto e prenotare il bonus). Si interromperà in anticipo rispetto alla scadenza naturale se le somme stanziate su uno specifico fondo dovessero esaurirsi.

Il fondo è piccolo. Per il 2022 sono disponibili 615 milioni di euro così ripartiti. Abbiamo 220 milioni alla fascia 0-20 grammi di anidride carbonica (CO2) per km, 225 alla fascia 21-60 g/km e 170 alla fascia 61-135 g/km.

Dove necessario, l’usato da rottamare come dev’essere? La legge ammette alla rottamazione le auto di classe inferiore a Euro 5. Ossia Euro 0, 1, 2, 3 e 4. La classe ambientale può essere verificata sul Portale dell’automobilista.

La disponibilità di fondi potrà essere monitorata in tempo reale sul sito http://ecobonus.mise.gov.it appena aperte le prenotazioni. I venditori potranno prenotare il contributo solo fino a quando i fondi risulteranno disponibili.

Può darsi che scatti l’assalto alle concessionarie per avere i soldi. Chi prima arriva meglio alloggia. Gli altri, i ritardatari, gli indecisi, non avranno un euro.

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Quanti quattrini in bonus?

Senza rottamazione, comprando un nuovo 0-20 g/km CO2: 3 mila euro. E 21-60 g/km: 2 mila euro. Con rottamazione 0-20 g/km 5 mila euro; 21-60 g/km 4 mila euro; 61-135 g/km 2 mila euro.

Pessima l’idea del Governo la scelta di non prolungare da 180 a 360 giorni i termini che intercorrono dalla prenotazione del bonus all’effettiva immatricolazione del veicolo, in considerazione della crisi dei semiconduttori e dei ritardi nella produzione causati anche dal conflitto bellico in Ucraina. Di qui l’auspicio Unrae (Case estere) che ogni anno l’Esecutivo intenda rivedere lo schema incentivante adottato, così da traghettare con pragmatismo ed equità il nostro Paese verso la nuova mobilità a zero emissioni.

Il possibile caos: sfondando quota 180 giorni, si perde l’incentivo con l’aggravante dell’impossibilità di recedere dall’acquisto qualora la clausola a tutela del consumatore non sia nel contratto.

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