in

Stellantis: il destino delle auto elettriche appare nebuloso

In Stellantis c’è preoccupazione per il futuro, soprattutto a causa delle difficoltà nell’approvvigionamento per le auto elettriche.

Stellantis sede

In precedenti occasioni il gruppo Stellantis ha reso noto che entro il 2030 mira a elettrificare l’intero portafoglio prodotti dei suoi marchi in Europa e, in larga parte, pure in Nord America. Piani importanti di difficile concretizzazione se la situazione rimarrà quella attuale, afflitta da criticità di carattere logistico.

Stellantis: i problemi nella catena di approvvigionamento non prefigurano un radioso domani per le auto a trazione elettrica

Stellantis sede

Qualche ora fa Stellantis ha espresso i disagi avvertiti nel recente corso. Alla pari della quasi totalità degli operatori automotive, anche lei paga parecchio lo scotto degli ultimi delicati anni. Prima ci si è messa l’emergenza Coronavirus, quindi la guerra tra Russia e Ucraina, ancora in corso. Il clima non è, insomma, dei migliori e i progetti del conglomerato rischiano di andarsi a schiantare contro la dura realtà. Nel dettaglio, sono i problemi di approvvigionamento a togliere serenità. L’intera filiera delle quattro ruote non vive giorni tranquilli e la società nata dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobile e Peugeot Groupe evita di nasconderlo. La speranza generale è di assistere a fasti migliori, perché, in caso contrario, sarebbe davvero dura rispettare gli obiettivi prefissati.

Ad avviso di Stellantis sarà fondamentale la costruzione di quante più fabbriche di batterie possibili sia nel Vecchio sia nel Nuovo Continente. Inoltre, ai Governi è richiesto uno sforzo per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica. Nonostante il riconoscimento dei passi in avanti compiuti da diversi Paesi, c’è ancora parecchia strada da fare. Senza l’energia necessaria a disposizione sarà pure e semplice utopia il passaggio verso motorizzazioni meno impattanti per l’ambiente.

Sede Stellantis

Entro il 2030 Stellantis punta a introdurre più di 75 EV, per una produzione annua di 5 milioni di unità. Tra le uscite è prevista un’invasione di numerosi esemplari dei brand italiani Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati. Il numero uno della casa madre, l’amministratore delegato Carlos Tavares, ha sottolineato l’importanza di mantenere i veicoli elettrici alla portata della classe media. Solo così sarà ammissibile il cambiamento. Insomma, affinché il futuro torni a sorridere andranno rispettati parecchi vincoli. Le ambizioni in seno al colosso dell’industria ci sono, poi, però, bisogna sempre confrontarsi con ciò che si ha davanti.

 

Lascia un commento