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Stellantis, prezzo strategico in Borsa: l’analisi tecnica

L’analisi tecnica sull’andamento del titolo Stellantis in borsa, alla luce del range di prezzi e delle prospettive di breve-medio termine.

Insegna Stellantis

Giornata grigia ieri, lunedì 2 maggio 2022, per Stellantis. Che nelle prime ore ha registrato un calo del 5,86 per cento delle azioni all’apertura, salvo poi recuperare nelle ore successive. In seguito, le quotazioni del titolo si aggiravano intorno a un meno 2,94 per cento.

Stellantis: l’analisi tecnica dell’andamento in Borsa dopo i recenti sviluppi

Stellantis

Come scrive il portale specializzato Wall Street Italia, sul trend di Stellantis hanno pesato le immatricolazioni auto di aprile 2022 in Francia. Difatti, il territorio transalpino ha registrato un calo del 22,6 per cento, con il conglomerato nato dalla fusione tra FCA e PSA peggio della media. In particolare, ha incamerato un meno 29,3 per cento.

Rispetto al 1° trimestre del 2021, il mercato del Vecchio Continente segnala un peggioramento del 12,3 per cento, falcidiato dai soliti problemi. Oltretutto, gli recenti sviluppi della filiera dei motori ha confermato la forte dipendenza dalla Cina riguardo alle componenti necessarie per la fabbricazione delle vetture elettriche.

Stellantis si consolida in merito alle autovetture e agli LCV, con una quota del 21 per cento. Inoltre, vanta la leadership in alcuni dei major markets (Belgio, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna).

Stellantis incontro stabilimento Mirafiori

Sotto il profilo tecnico, nel medio periodo con Stellantis vige una tendenza ribassista. Eppure, rimangono positive le previsioni di numerosi analisti nei confronti della società diretta da Carlos Tavares.

Nel breve termine, dal 14 aprile, il prezzo continua ad essere bloccato nel range fra 14,170 e 12,000 euro. Sarà cruciale analizzare i due livelli per comprendere la direzione verso cui si dirigerà il prezzo. Alla rottura del livello di supporto a 12 euro, zona psicologica davvero rilevante, si genererebbe una decisa pressione sell. Che può condurre il prezzo prima in zona 11 euro e, laddove i buyers siano in posizione di totale debolezza, il target successivo è il supporto fissato in zona 9,500 euro.

Focalizzandoci sulla prospettiva di rialzo, alla rottura del massimo a 13,300, il target iniziale più plausibile è la resistenza a 14,170. Qualora tale zona finisse per piegarsi alla pressione rialzista il secondo target Wall Street lo indica in 15,500, nonché soglia importante, da tenere sotto controllo. Il target finale è la zona di resistenza a 17,400, che, una volta conseguita, porterebbe il titolo ai valori ante guerra.

 

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