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Stellantis: impianti tra i più sottoutilizzati d’Europa

Gli impianti Stellantis sono tra i più sottoutilizzati d’Europa, come si evince da uno studio. Si salva l’impianto di Vigo.

Stellantis fabbrica

Nella sua ultima analisi mensile del mercato automobilistico, l’azienda Inovev segnala un calo del 3% della produzione in Europa nel 2021 rispetto all’anno finanziario 2020, con 13 milioni di immatricolazioni. La carenza di semiconduttori alla fine ha colpito le linee maggiormente della crisi sanitaria nel 2020. Pertanto, il tasso di utilizzo degli stabilimenti europei ha continuato a diminuire lo scorso anno, passando dall’83% nel 2019 al 63% nel 2020 e al 60% nel 2021. Si tratta del valore più basso osservato da vent’anni, osserva la compagnia. Che ha stimato la capacità totale negli stabilimenti del Vecchio Continente in 22,85 milioni di unità per il 2021. Si prevede un volume di circa 15,4 milioni nel 2030. A livello di Costruttori, Inovev riferisce che Stellantis, Renault-Nissan, Ford e Tata Motors (Jaguar Land-Rover) hanno registrato le percentuali inferiori nel 2021, meno del 60%.

Stellantis: produzione ben al di sotto del potenziale

Stellantis sede

Dal report pubblicato, nove strutture hanno registrato rapporti del 100%: Vigo (Stellantis), Kocaeli (Ford), Pamplona (Volkswagen), Nošovice (Hyundai), Monaco (BMW), Palmela (Volkswagen), Valladolid (Renault) , Gyor (Audi) e Zwickau (Volkswagen). Dunque, nella città spagnola si è lavorato a pieno regime, anche grazie al SUV Peugeot 2008.

Sul fronte opposto, però, Mirafiori, Trnava, Saragozza e Sochaux hanno registrato volumi ben al di sotto della loro capacità. L’impianto di Doubs, che produce le Peugeot 3008 e 5008, ha subito di nuovo a marzo dei disservizi legati alla mancanza di componenti. Hyundai-Kia, Geely (Volvo) e Suzuki sono le Case che sono riuscite a mantenere un alto tasso di utilizzo delle proprie fabbriche nel 2021, tra il 70 e l’80%.

Stellantis

Portogallo, Ungheria e Romania sono i Paesi con i valori migliori in tal senso, ma con volumi relativamente bassi. In fondo alla classifica troviamo Germania e Italia, che si aggirano intorno al 50%. Realtà leader in Europa, la Germania è stata particolarmente colpita nel 2021. Tra i principali centri dell’area UE, quello della Volkswagen di Wolfsburg ha operato appena al 55% delle sue potenzialità, incidendo notevolmente sulla tiratura della Golf (meno di 250.000 uscite dalla catena di montaggio), il modello best seller del continente.

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