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Stellantis: parlano i sindacati dopo l’incontro

I sindacati sono soddisfatti dopo l’incontro con Stellantis, che ha garantito la produzione della Panda a Pomigliano d’Arco fino al 2026.

Stabilimento Stellantis

È andato in scena l’incontro tra i vertici Stellantis e i sindacati per discutere dei piani futuri che il colosso italo francese ha in serbo per il nostro Paese. Un incontro chiarificatore, dopo i tanti dubbi esternati nei giorni successivi al programma presentato dal conglomerato lo scorso 1° marzo, intitolato Dare Forward 2030. Tra le varie rassicurazioni ottenute, una spicca su tutte: la conferma della realizzazione della Fiat Panda lungo la penisola.

Stellantis: i sindacati esprimono compiacimento per la fabbricazione di Fiat Panda nello stabilimento di Pomigliano d’Arco ancora fino al 2026

Pomigliano d'arco

In una nota condivisa le rsa di Aqcfr, Fim, Fismic, Uglm e Uilm commentano gli ultimi sviluppi. Essendo al corrente dei volumi produttivi di Fiat Panda nel corso di questi anni, che anziché subire una contrazione vanno avanti a crescere, hanno belle speranze in ottica futura. La conferma che la sua fabbricazione rimarrà a Pomigliano insieme a quella di Alfa Romeo Tonale pone l’impianto nella condizione di potenziale piena occupazione, auspicando in una definitiva fuoriuscita degli ammortizzatori sociali a stretto giro, spiegano i portavoce delle organizzazioni.

Fiat Panda

Le rsa si dicono soddisfatte dalla parola data dai piani alti di Stellantis. L’annuncio dell’azienda di mantenere la realizzazione dell’iconica utilitaria, fino al 2026, nella struttura campana, dove vedrà la luce pure il nuovo modello Alfa Romeo Tonale, rasserena un po’ gli animi. In un periodo storico così complicato, sia per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus sia per il conflitto in corso tra Russia e Ucraina e i frequenti stop legati alla mancanza di approvvigionamento dei materiali, giunge una notizia positiva.

La dimostrazione dell’ottimo operato svolto durante gli anni dagli addetti ai lavori di Pomigliano. Le associazioni sindacali aveva accettato la sfida nel 2010 con tali obiettivi, e grazie all’accordo di ieri si conferma la seconda vettura nel centro partenopeo. Le parole attestano la piena soddisfazione delle parti chiamate in causa, felici di essere state ascoltate dal gigante dell’automotive.

 

 

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