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Il caro-energia strozza i benzinai: rischio chiusura

Grido d’allarme dei benzinai: il caro-energia li strozza. Rischio chiusura degli impianti. Servono misure urgentissime

benzinai

Si è iniziato col rischio chiusura di notte, ora c’è il pericolo esteso a tutte le 24 ore: grido d’allarme dei benzinai; il caro-energia li strozza i benzinai. La guerra Russia-Ucraina manda le economie europee in crisi: il gas a +30%, il Brent a 110 dollari porta la benzina e il gasolio involarsi verso 2 euro al litro in self. Per la FAIB è allarme tenuta. A dirlo Giuseppe Sperduto, presidente della Federazione benzinai della Confesercenti.

Benzinai allo stremo

I benzinai sono strozzati dall’aumento costi da un lato; e dei prezzi alti dall’altro, con margini medi ormai al 2%. Più ritardi infrastrutturali della rete che vengono drammaticamente alla luce.

La categoria è allo stremo; non riesce più nemmeno a fare scaricare il carburante che, quando arriva al gestore, ha sempre un prezzo più alto rispetto al giorno precedente, attacca Sperduto. I benzinai non possono continuare a far fronte a questi rialzi.

A ciò vanno aggiunti i costi dell’energia elettrica: le compagnie e i retisti scaricano sui gestori i maggiori costi e i benzinai, in base agli striminziti incassi che registrano, non ce la fanno più sostenere le spese energetiche e tenere illuminati gli impianti tutta la notte, rincara la dose.

Soluzione? Interventi urgentissimi sui carburanti, anche e soprattutto a tutela dei consumatori. Necessari la sterilizzazione IVA e il monitoraggio dei mercati e dei prezzi. Con sostegni alla categoria per il forte aumento dei costi, trainati dall’energia elettrica. Più l’estensione del credito d’imposta su tutti i costi sostenuti per la vendita con transazioni elettroniche dei carburanti.

E occorre ossigeno: ulteriori giorni di dilazione dei pagamenti, per far fronte ai maggiori costi finanziari, con l’apertura di un tavolo governativo, fino ad oggi negato, di crisi del settore. Senza interventi d’emergenza, può esserci chiusura degli impianti per mancanza di liquidità, sostiene il sindacalista.

Assopetroli-Assoenergi: meno prodotto extrarete

Dal canto loro, le aziende associate ad Assopetroli-Assoenergia registrano nell’ultima settimana una significativa contrazione della disponibilità di prodotto in extrarete. Manifestatasi su numerose basi logistiche e acuitasi a seguito dell’avvio del conflitto in Ucraina. In più, c’è l’aumento del costo dei carburanti e dei combustibili, che si sta inevitabilmente ripercuotendo sui rivenditori. Le quotazioni dei prodotti petroliferi stanno infatti risentendo dell’incertezza legata all’attuale crisi internazionale.

L’associazione, in una fase tanto critica, auspica che tutta la filiera dei carburanti trovi le energie migliori per fare sistema e superare con equilibrio questa fase delicata.

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