Che ci sia attesa per il primo marzo prossimo quando Stellantis presenterà il nuovo piano industriale èun fatto oggettivo. L’attesa è identica in tutta Italia, da Nord a Sud sia in ogni fabbrica italiana del Gruppo che nel tessuto sociale.
Troppo importante il settore Automotive per l’economia del Paese e troppo importante Stellantis per l’industria automobilistica italiana. Parliamo di un autentico colosso del settore, una multinazionale nata dalla fusione tra PSA ed FCA, che in Italia ha una miriade di stabilimenti e da lavoro ad una miriade di lavoratori.
E soprattutto nelle zone del Mezzogiorno, le fabbriche ed i poli produttivi di quello che è riconosciuto come il quarto produttore mondiale di auto, sono troppo importanti per il tessuto sociale delle varie Regioni o zone. Esempio eloquente è lo stabilimento di Località San Nicola di Melfi, in Basilicata. Per questo monta l’attesa anche in provincia di Potenza, soprattutto perché ci sono diversi nodi da sciogliere presso lo stabilimento Stellantis.
Melfi, Stellantis ha progetti importanti, ma sono necessarie le conferme
Oggi sullo stabilimento Stellantis di Melfi si vive un momento in “chiaroscuro”. Da un lato, per via di alcune carenze di componentistica, le attività si sono interrotte nuovamente. Una fermata della produzione che ha colto tutti di sorpresa stavolta. Infatti da pochi giorni era giunta conferma del fatto che a Melfi si passa da 15 turni di lavoro a 20 turni. Un implemento delle attività nello stabilimento che aveva fatto trapelare la sensazione che il peggio era passato.
E quando parliamo di peggio parliamo dei ripetuti periodi di cassa integrazione a cui tutti i lavoratori si sono dovuti adeguare in questi lunghi mesi. Tra crisi economica, emergenza sanitaria, crisi dei semiconduttori e così via. Problematiche che messe tutte insieme hanno prodotto una notevole riduzione di reddito ed una notevole difficoltà nel completare i ratei per i lavoratori.
Il passaggio a maggiori turni di lavoro, con dentro anche le domeniche sembrava il preludio ad una ripresa netta del lavoro in fabbrica, salvo poi fermarsi di nuovo.
Melfi per Stellantis rappresenta sempre la fabbrica italiana di maggiore virtuosità produttiva. È nello stabilimento di località San Nicola di Melfi in provincia di Potenza che prima FCA e poi Stellantis, storicamente producono oltre la metà delle auto che si producono annualmente nella Penisola.
E i progetti che il Gruppo ha riservato per il futuro, sempre per Melfi, sono importanti. Ma occorre la conferma che si provvederà alla messa a terra di questi progetti. Perché al momento tutto è fermo alle promesse dello scorso anno, non ci sono ancora le certezze riguardo alla attualmente fantomatica produzione di 4 nuovi veicoli elettrici a Melfi.
Stellantis Melfi, presto nuove auto elettriche da produrre? Se ne riparla a marzo
Oggi a Melfi esiste una sola linea di produzione. Prima erano due, ma una di queste è stata fermata e svuotata in attesa di capire cosa si farà al posto della Jeep Compass. Infatti la linea dove si produceva il Suv della casa americana che fa capo a Fiat Chrysler Automobiles è stata cessata. Adesso la Jeep Compass viene prodotta insieme alla Fiat 500 X e alla Jeep Renegade nell’altra linea rimasta attiva. Su quella cessata non è chiaro cosa Stellantis voglia portare, anche se si parla di internalizzare alcune attività oggi commissionate all’indotto.
Se ne saprà di più il primo marzo prossimo, quando Carlos Tavares, manager portoghese e CEO di Stellantis, presenterà il piano produttivo. Anche perché su Melfi è in piedi il progetto che vuole non una, ma ben 4 nuove auto elettriche da produrre nei prossimi anni. Con un incremento pure della capacità produttiva dello stabilimento.
Le 4 nuove auto elettriche per Melfi
Ricapitolando, sarà il prossimo 1° marzo che il gruppo Stellantis svelerà i suoi piani strategici per il futuro degli stabilimenti italiani. In quella data è verranno scoperte le intenzioni di Stellantis per quello che concerne i suoi stabilimenti in Italia, Melfi compresa. Per il polo produttivo di Melfi, già da tempo si parla di 4 nuove vetture elettrificate.
Occorre pazientare quindi, per capire se la promessa si tramuterà in realtà. La speranza è che il 1° marzo tutto verrà confermato, magari scoprendo pure di quali dei 14 brand del Gruppo, saranno questi 4 veicoli.
Nessuna nuova linea, ma una sola e sarà super
Non si parla di implementare lo stabilimento con una linea produttiva in più. Infatti tutto sembra lasciare intendere che le 4 auto verranno prodotte su una specie di super linea produttiva. Si dovrebbe proseguire quindi con il mix di oggi, dove già su una sola linea vengono prodotte, tra mille problematiche per gli operai, le 3 vetture di oggi e prima citate.
Al momento le voci dicono che saranno 4 nuove auto di altrettanti marchi del Gruppo, quindi tra marchi di Fiat Chrysler Automobiles e marchi PSA. Inizialmente si parlava di Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Jeep. Ma non è detto che non si pensi pure a Peugeot, Citroen o Opel per esempio. Stellantis è di fronte ad un cambiamento epocale. Parliamo di quello della transizione elettrica. E non sono poche le novità che tutti hanno già subito anche all’estero.
Cosa è accaduto in Stellantis nei primi mesi di vita del Gruppo
Basti pensare che in Polonia una fabbrica Opel dove si produceva la berlina Astra, è stata riconvertita alla produzione dei furgoni. Rivoluzioni quindi, come quelle che si attendono in Italia su Termoli in Molise. Dove dai motori si passerà alla produzione delle batterie per le auto elettriche con la prima Gigafactory italiana di Stellantis (terza europea dopo Douvrin e Kaiserslautern in Francia e Germania).
Cambiamenti radicali che hanno portato alla decisione di chiudere la fabbrica ex Bertone di Grugliasco, che Marchionne rilevò per conto di FCA. Le Maserati passano da Grugliasco alla vicina Mirafiori, dove si apre il centro più importante di Stellantis in materia di elettrificazione.
Il programma per Melfi potrebbe passare ad auto del segmento C
Nessuna conferma dei 4 nuovi veicoli elettrici di Melfi e nessuna certezza sui marchi di questi veicoli. Qualcosa trapela però a livello di segmento. Infatti pare che le 4 nuove auto apparterranno al segmento C. Su questo, più che nello specifico per Melfi, si parla di transizione dell’intera produzione italiana. Sempre su Melfi corre voce che presto i due crossover Jeep Renegade e Fiat 500 X lasceranno lo stabilimento di Melfi e forse anche l’Italia. Nel Bel Paese Stellantis potrebbe scegliere di produrre solo auto del segmento C, quello delle berline compatte.
Si dice inoltre che molto probabilmente si potrebbe trattare di veicoli di segmento C. Tra i marchi di cui si parla, si fanno i nomi di Opel, Lancia e Jeep. Altra cosa che sembra abbastanza probabile, è che nei prossimi anni Jeep Renegade e Fiat 500 X, quanto meno nella versione attuale, lasceranno lo stabilimento. Infatti in futuro il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares produrrà in Italia principalmente modelli dal segmento C in su.
I progetti come è evidente, sono interessanti. Bisogna vedere se questi si tramuteranno in realtà e se basteranno a perseguire l’obbiettivo di mantenere i livelli occupazionali. Ben 4 nuove auto elettriche a Melfi, la Giogafactory di Termoli, il Suv Tonale di Alfa Romeo già lanciato, la Maserati Grecale, e probabilmente altri Suv in arrivo, tra cui uno per Pomigliano d’Arco, possono rappresentare le basi per il futuro. Ed il prossimo primo marzo se ne saprà di più.