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Gigafactory: Stellantis e Italvolt, Termoli rischia, Ivrea no

La Gigafactory in Italia, il punto sui progetti Stellantis e Italvolt

stellantis gigafactory

L’Italia avrà la sua fabbrica di batterie per veicoli elettrici, cioè la Gigafactory. Questa è la certezza, forse unica di tutto questo programma. I fatti anche la Gigafactory di Termoli che sembrava sicura, negli ultimi giorni non lo è più.
Tutto nasce da alcune dichiarazioni rilasciate da Carlos Tavares, CEO di Stellantis.
Al contrario, sembra che in Piemonte, per un altro progetto simile, sempre su una Gigafactory, si è più avanti coi lavori. Parliamo della fabbrica di batterie per auto elettriche dell’azienda Italvot che ha scelto come sede della fabbrica, la zona di Ivrea, precisamente, Scaramagno.

Gigafactory di Stellantis a Termoli, in corso negoziati col governo

Partiamo dalla Gigafactory di Termoli. È da luglio 2021 che Stellantis ha confermato che la sua prima Gigafactory italiana avrebbe visto i natali a Termoli, in Molise. La scelta sullo stabilimento Stellantis di Termoli è giunta dopo settimane di discussioni.
Battuta la concorrenza, forte, di altri due stabilimenti italiani di Stellantis. Parliamo di Melfi e Mirafiori. La prima fabbrica di batterie per auto elettriche del Gruppo nel piccolo Molise e non nella storica fabbrica di Mirafiori a Torino.

Dove Stellantis produce già l’auto elettrica più venduta in Italia, la Fiat 500e. E nemmeno a Melfi, dove Stellantis produce più della metà di tutte le auto italiane del gruppo. E dove dal 2024/2025, l’azienda ha deciso di costruire 4 auto full electric.
Dopo la Gigafactory in Francia, a Douvrin e dopo quella in Germania, a Kaiserslautern, Termoli sembrava ormai certa di diventare la terza fabbrica di batterie per auto elettriche di Stellantis in Europa.
Ultimamente però la sicurezza pare sia venuta meno. Sono in corso negoziati col governo che mettono in dubbio la realizzazione del progetto.

Serve che pure il governo faccia la sua parte, Stellantis attende risposte

Ciò che adesso mette in dubbio tutto, rischiando di fare restare la Gigafactory di Termoli solo una promessa, nasce dalle recenti parole di Carlos Tavares, CEO di Stellantis.
L’amministratore delegato portoghese ha detto on una recente intervista che sulla Gigafactory di Termoli prende una intesa da trovare col governo, dei negoziati come li ha chiamati il CEO.
In altri termini, tutto ancora appeso.
Trovano così le risposte i sindacati co i lavoratori tutti che si domandavamo che fine avesse fatto il progetto.
Dubbi leciti visto che fino alla chiacchierata di Tavares con alcuni quotidiani europei, tra cui il nostro Corriere, della Gigafactory di Termoli non si era più parlato.
Per saperne di più occorre attendere il primo marzo prossimo, quando Stellantis dovrebbe presentare il piano industriale. Nel frattempo, forse per rasserenare gli animi e fugare i dubbi, Tavares ha fatto pure visita allo stabilimento Stellantis in Molise.

Cosa si sta pianificando per Ivrea?

Gigafactory Italvolt

Tribolazione quindi per capire quale sarà la prima fabbrica di batterie per auto elettriche in Italia. C’è un’altra azienda che sembra, oltre che interessata ad una fabbrica di batterie per auto elettriche, anche più avanti di Stellantis come progetto.
A Scaramagno, vicino Ivrea, in Piemonte,  c’è il progetto di Italvolt.
Proprio in Piemonte, dove Stellantis ha scelto di non puntare su Mirafiori per la sua Gigafactory, è Italvolt a pensarci.
La newco dello svedese Lars Carlstrom, ha puntato l’ex sede del noto stabilimento Olivetti di Scarmagno in Provincia di Torino.
Per Stellantis e Termoli si parla di riconversione dello stabilimento che oggi costruisce motori endotermici. Per la società dell’imprenditore svedese invece, si parla di riattivazione dello stabilimento.
E se quanto sembrava certo per Stellantis la scorsa estate, adesso lo è di meno, per il progetto di Italvolt si attende per il 24 gennaio l’ok dello Sportello unico per le attività produttive (SUAP).
Se tutto andrà bene e il SUAP darà parere favorevole, Italvolt si troverebbe in dirittura di arrivo. Entro il 2022 si presenterebbe il progetto, e il via alla produzione delle batterie per il 2024, come cronoprogramma, sarebbe assai probabile. Quindi, nei suoli che un tempo ospitavano lo stabilimento di Olivetti, potrebbe sorgere la Gigafactory di Italvolt.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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