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Gigafactory a Termoli? La Uilm chiede conferme a Stellantis, perché?

Il segretario della Uilm, Gianluca Ficco parla a margine di un incontro a Roma con i vertici di Stellantis.

Stellantis

Intesa trovata per nuove uscite incentivate in Stellantis. Questo l’esito di un nuovo vertice che nella giornata del 2 dicembre ha interessato sindacati e azienda. Un vertice importante anche per iniziare a parlare di futuro. Per delineare gli scenari degli stabilimenti italiani e per parlare di quei 18.000 dipendenti  di staff Stellantis. Lavoratori che rappresentano  uno spaccato importante dell’universo del colosso nato dalla fusione tra PSA ed FCA.

A margine dell’incontro vanno riportate le dichiarazioni di Gianluca Ficco, segretario della Uilm, una delle sigle di rappresentanza sindacale più importanti nel mondo dei metalmeccanici.

Nuove intese con Stellantis sulle uscite incentivate

Anche nel vertice di ieri a Roma, tra sindacati e azienda si è arrivati ad un accordo su uscite volontarie e naturalmente incentivate. Lo ha confermato il leader della Uilm, Gianluca Ficco.

“Nell’incontro tenutosi oggi a Roma abbiamo siglato un’utile intesa con Stellantis di uscite incentivate volontarie. Ed abbiamo iniziato ad affrontare le prospettive degli enti italiani non produttivi, di amministrazione e di ricerca, che vengono tutti confermati pur nell’ambito delle azioni di integrazione fra FCA e PSA in Stellantis”.

Così si è espresso Ficco, sottolineando come nell’incontro di Roma si è parlato di una particolare categoria di lavoratori.  Si tratta dei 18.000 dipendenti in Italia che secondo Ficco,

“rappresentano un prezioso patrimonio di competenze professionali, che andrà salvaguardato e arricchito affinché possa affrontare le sfide della elettrificazione e della guida autonoma”.

Gli enti tecnici e la Gigafactory di Termoli

stellantis gigafactory

In pratica, conferma sulla salvaguardia degli Enti tecnici di Stellantis, quelli di stanza a Napoli, Modena e soprattutto a Torino. Di fronte alla transizione energetica non potevano certo essere tralasciati questi lavoratori con spiccate competenze.

“Oggi abbiamo ricevuto rassicurazioni e chiarimenti per così dire di ordine generale sulla conferma di tutti gli enti tecnici, a Torino, a Modena e a Napoli. Emblematico al riguardo è il progetto battery hub, che catalizzerà sulle nuove tecnologie le competenze ingegneristiche torinesi”.

C’è comunque attesa per quello che accadrà nel prossimo summit in calendario, o meglio, nel prossimo appuntamento in agenda in cui l’azienda arriverà a mettere nero su bianco il suo programma sulle tecnologie avanzate, dai software alla connettività.

Per Ficco l’incontro di Roma è stato importante e positivo, perché sono sopraggiunte conferme sull’assenza da parte del Gruppo, di programmi votati allo spostamento all’esterno di Stellantis, di Servizi e sicurezza, due campi che per Ficco sono basilari. Niente esternalizzazione delle attività, niente delocalizzazione e niente esuberi quindi.

Esuberi, uscite incentivate e alcuni stabilimenti monitorati

“Nessun ente di ricerca o di amministrazione sarà chiuso e le azioni di efficientamento non si tradurranno in dichiarazioni di esuberi”.

È ciò che ha ribadito Ficco che parla di richieste dei sindacati esaudite. Che però, come detto in premessa, ha allo stesso tempo sottolineato l’accordo trovato con l’azienda su uscite volontarie incentivate dei lavoratori. Il riferimento è all’intesa sui 400 posti liberi come incentivi all’esodo che si aggiungono ai precedenti accordi relativi ai contratti di espansione che prevedono a fronte di 310 prepensionamenti concessi con l’aiuto statale, 130 nuovi innesti.

Il confronto tra sindacati e azienda anche secondo Ficco deve proseguire,anche perché i dubbi e le preoccupazioni restano tante.

“Ora chiediamo che il confronto prosegua per tutte le altre realtà del gruppo, da Sevel a Cassino, da Pomigliano alle realtà finanziarie e agli stabilimenti di meccanica. In particolare per Termoli attendiamo con trepidazione da mesi la conferma definitiva della costruzione della nuova Gigafactory, preziosa non solo per quel territorio ma per l’Italia tutta”.

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