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Crisi semiconduttori, Stellantis ha piani per gli ordini inevasi

Ha spiazzato tutte le aziende dell’industria automobilistica mondiale la grave crisi dei Microchip che sta vessando il settore, ma Stellanti ha in mente soluzioni.

Stellantis

Alla base del calo drastico delle produzioni di auto anche di Stellantis in Italia c’è la carenza dei semiconduttori. Gli ormai famosissimi microchip di provenienza asiatica, quelli di cui i maggiori produttori mondiali di auto si riforniscono da Cina, Corea, Taiwan e Malesia, scarseggiano.

E questo è pure il motivo alla base delle ripetute fermate degli stabilimenti e delle ripetute richieste di coperture da cassa integrazione che un po’ ovunque in Italia le fabbriche Stellantis adottano. La crisi dei microchip è stata più drastica del previsto, perché come scrivono anche sulla agenzia di Stampa “Agi”, “il livello di carenza dei chip è lievemente più alto di quanto si aspettava ad agosto”.

Ma nonostante molti pensano che la crisi sarà ancora grave per diversi mesi, i Stellantis sono votati all’ottimismo, perché hanno un piano preciso per superarla.

La crisi dei semiconduttori e gli effetti su Stellantis e le sue fabbriche

Ormai le moderne auto così come ogni altro apparecchio tecnologico ha necessità di numerosi microchip. In effetti la carenza di queste componenti oltre che il settore dell’auto ha interessato anche altri settori produttivi a tecnologia avanzata.

Tornando alle auto, la crisi dei microchip ha interessato notevolmente anche la produzione di Stellantis. E se dal lato degli operai e degli altri lavoratori, questa carenza produce tremendi effetti, non da meno per l’azienda. I lavoratori subiscono le chiusure degli stabilimenti, le casse integrazioni e le difficoltà nel maturare ratei, benefit e stipendio. Dal canto suo l’azienda ha effetti diversi ma non per questo meno gravi, anzi, effetti che possono anche essere distruttivi per le attivitàdi quello che resta il quarto produttore mondiale di auto.

Infatti anche Stellantis ne sta soffrendo. Si producono meno auto, e quindi sono tanti gli ordini inevasi, cioè veicoli già prenotati ma non consegnati ai clienti e pure in grave ritardo. La crisi dei microchip pesa sulla produzione di Stellantis, che però ha in programma il lancio di nuovi modelli della sua gamma di auto e furgoni, che dovrebbero consentire all’azienda di salvare i conti.

Cosa hanno in programma in Stellantis e le parole del CFO Palmer

Durante una delle ripetute conferenze a distanza che di questi tempi sono la moda un po’ dappertutto, sono importanti le parole del CFO Richard Palmer nello spiegare la situazione attuale e i progetti futuri sempre alle prese con la crisi dei semiconduttori. Parole del rappresentante dei vertici di Stellantis, che vengono riportate anche da Agi.

“Il livello di carenza dei chip è lievemente più alto di quanto ci aspettavamo ad agosto”, questo ciò che dice Palmer che ammette di essere stati spiazzati da tutto ciò. Ma non è pessimista il CFO di Stellantis, anzi. Infatti sempre Palmer dive di vedere  un moderato miglioramento delle forniture a ottobre rispetto a settembre, con un trend che dovrebbe proseguire anche negli ultimi tre mesi del 2021.

Inoltre, sempre Palmer annuncia che Stelantis ha in atto una serie di iniziative sia di carattere commerciale che di carattere industriale, che sono state adottate proprio alla luce dei tanti ordini inevasi a causa della carenza dei semiconduttori.

I  numeri della crisi di Stellantis

Nel solo terzo trimestre del 2021 l’azienda ha subito un calo del 14% in quanto a ricavi netti, e questo la dice lunga sugli effetti che la crisi dei semiconduttori sta avendo su Stellantis. Numeri in calo anche per le consegne che fanno registrare una diminuzione rispetto al terzo trimestre del 2020 pari al 30%.

Saranno però i nuovi veicoli a dare una mano. I nuovi modelli di cui si parla sono la nuova DS 4, la Jeep Grand Cherokee L, la Opel Mokka e la Peugeot 308. Ma ci sono modelli nuovi da poco lanciati sul mercato. come le Grand Wagoneer e le Wagoneer e sono già state presentate le nuove Jeep Grand Cherokee compresa la 4xe elettrificata.

Anche Maserati aiuta

Sulla Maserati in queste ultime giornate si è detto tutto ed il contrario di tutto per via della questione dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco che chiude i battenti. Ma le produzioni delle auto della Casa del Tridente non cessano perché dallo stabilimento Agap di Grugliasco passano alla vicina Mirafiori.

Per Maserati sono iniziate le consegne delle nuove auto Maserati MC20. Stellantis poi ha già avviato intese e trovato accordi con diverse aziende con cui aprire delle partnership utili ad aumentare la capacità di produrre batterie per veicoli elettrici in Europa e Nord America.

Il futuro quindi non preoccupa oltre il dovuto i vertici di Stellantis. Nella consueta relazione trimestrale l’azienda fa sapere che le stime ottimistiche partono dal fatto che “non vi sia un ulteriore deterioramento nelle forniture di semiconduttori e che non vi siano ulteriori lockdown in Europa e negli Stati Uniti”.

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