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Riforma del Codice della Strada: il mondo dei monopattini insorge

Con la riforma del Codice della Strada, il mondo dei monopattini elettrici insorge: casco nel mirino, soprattutto

Riforma del Codice della Strada

Un morto al mese sui monopattini elettrici in Italia nel 2021. Questo il dato drammatico su cui la politica (non con molta celerità) riflette da tempo. In più, un numero di feriti non conteggiabile con precisione, visto che in assenza di sinistri con targhe non ci sono statistiche esatte. Così, adesso è in ballo la riforma del Codice della Strada nel tentativo di arginare il gravissimo fenomeno.

Entro il 10 novembre, il Parlamento dovrebbe decidere su 4 novità chiave. Uno: casco obbligatorio per chi va in monopattino, non solo per i minorenni (comunque occorre essere over 14 anni). Due: assicurazione come la Rc auto. Copre i danni agli altri. Tre: targa come per auto e moto.

Lo dice un emendamento al decreto Infrastrutture. Sono disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture. Ma anche dei trasporti e della circolazione stradale. Il decreto c’è dal’11 settembre. Va convertito in 60 giorni. Ossia il 10 novembre. Può essere convertito in legge con l’emendamento, con una parte di emendamento o senza.

Per Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici), l’obbligo di casco passerà.  C’è qualche resistenza in più sull’assicurazione obbligatoria, dice il presidente di Confarca Paolo Colangelo. Il problema sollevato è quello dei costi.

Cioè? Oggi, compro il monopattino e basta. Domani, stipulo anche la Rc, Responsabilità civile: diciamo 50 euro l’anno.

Riforma del Codice della Strada: polemiche

Molti forum online sono in fiamme: gli utenti monopattinisti contestano questa possibile riforma del Codice della Strada. Con toni ragionevoli, Assosharing (l’associazione che riunisce il comparto della mobilità sostenibile in affitto) dice no: “Sarebbe una scelta drammatica per l’industria della mobilità sostenibile, non basata su dati oggettivi relativi agli incidenti”.

Perché drammatica? Oggi, prendo a noleggio un monopattino per tot euro l’ora. Domani, con la Rca, la società di noleggio ha costi maggiori: il noleggio costerà di più. Divenendo meno sexy.

Insomma, il solito usuale scontro di lobby all’interno del Parlamento: si vedrà una bella battaglia.

A dover essere protetti sono specie gli stranieri. Addirittura, nel 2020, in Italia su 565 incidenti che vedono coinvolti i monopattini elettrici, 193 riguardano gli stranieri (dati Istat). Il 34,2% dei sinistri causato da monopattinisti originari di Bangladesh, Egitto, Filippine, Marocco e Perù. Perché? Sono i rider stranieri su monopattino elettrico, con una fretta tremenda di arrivare a destinazione pur di guadagnare di più. Col costo della vita che schizza alle stelle. Situazione su cui riflettere con la massima attenzione.

Problema che coinvolge molto da vicino chi va in auto e in moto, nonché i pedoni: tutti gli utenti della strada nelle varie giungle urbane sovraffollate.

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