in

Ferrari parteciperà alla prossima edizione di Pechino-Parigi con la 308 GT4

La Ferrari 308 GT4 rappresenterà Maranello alla prossima Pechino-Parigi

Ferrari Pechino-Parigi 2019

Alla prossima Pechino-Parigi, in programma dal 2 giugno al 7 luglio 2019, parteciperà anche una vettura Ferrari. In particolare, la Ferrari 308 GT4, il modello scelto per l’occasione, sarà guidata dai piloti Giorgio Schon ed Enrico Guggiari.

Vi ricordiamo che la 308 GT4 è la prima auto della casa modulistica di Maranello ad utilizzare un motore centrale V8 da 2826 c.c. con distribuzione a bialbero e alimentazione a 4 carburatori, capace di erogare una potenza complessiva di 255 CV.

Ferrari Pechino-Parigi 2019

Ferrari: Maranello parteciperà alla prossima Pechino-Parigi con una 308 GT4

Oltre a questo, la Ferrari 308 GT4, che parteciperà alla prossima Pechino-Parigi, dispone di sospensioni a ruote indipendenti, 4 freni a disco autoventilanti e cambio manuale a 5 rapporti con differenziale autobloccante.

La vettura del cavallino rampante è stata disegnata da Bertone e caratterizzata da 4 posti omologati e 2 ruote di scorta presenti all’interno del bagagliaio, contenente anche tende, sacchi a pelo ed effetti personali.

Ferrari Pechino-Parigi 2019

La preparazione alla prossima Pechino-Parigi sarà diretta da Rossocorsa con supporto di Ferrari, proprio come successo in passato con Marzio Kravos e la 308 GT4 e con Michelotto e la 308 GTB gruppo 4. Ferrari non vince dal 1907, quindi speriamo che la coppia Schon-Guggiari riuscirà a portare a casa una vittoria.

Al prossimo appuntamento prenderanno parte 111 partecipanti con vetture costruite fino al 1975. Si partirà da Pechino verso la Mongolia, ossia la parte più difficile della gara con prove speciali che si terranno tutti i giorni nei punti più complicati del percorso.

Si attraverserà, poi, il deserto del Gobi, la regione degli Altai e le piste siberiane. In seguito, i piloti arriveranno a Leningrado, Helsinki, le repubbliche baltiche, i laghi Masuri fino ad arrivare a Vendôme, a Parigi.

Lascia un commento