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Stellantis: la novità, polo elettrico a Mirafiori, compresa Maserati

Dal vertice tanto atteso arriva la novità per lo stabilimento di Mirafiori, nasce infatti Stellantis Turin Manufacturing District

Stellantis

Mirafiori diventerà un centro di competenza per l’elettrificazione del gruppo Stellantis, è ciò che emerge dopo il vertice di oggi 11 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico di Roma. Il vertice tanto atteso per dirimere le nubi sul futuro di Stellantis in Italia, ha prodotto questa grande novità, con Torino che diventa il centro della transizione elettrica del gruppo.

Nasce infatti lo Stellantis Turin Manufacturing District. Lo stabilimento del colosso dell’Automotive (fusione tra PSA ed FCA) sito in Piemonte, a Mirafiori, dove già oggi si produce la Fia 500 elettrica, allarga il campo e su un unico processo di produzione arriverà a costruire anche diversi modelli Maserati.

Il progetto nel breve termine, Stellantis a Mirafiori parte dal 2022

A Mirafiori l’azienda punta ad essere in grado di costruire tanti veicolo elettrici, proprio come transizione vuole. E sarà in grado, almeno stando a ciò che è emerso oggi al Mise, di integrare piattaforme, modelli e sistemi di propulsione differenti.

Un piano ambizioso quello del gruppo come lo hanno presentato i vertici aziendali presenti al summit con il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e i sindacati. Anche questi ultimi, come si legge sul sito di Rainews24, hanno confermato quella che è la nuova politica aziendale.

 Sarà dal 2022 che a Mirafiori si partirà già con i nuovi modelli Maserati in un progetto triennale che finirà nel 2024. In tre anni quindi arriveranno questi nuovi modelli della casa del tridente.

A Torino resterà la Fiat 500 elettrica, comprese naturalmente tutte le versioni future della piccola di casa Fiat. Ma a queste si aggiungono altre auto, perché nel progetto su Mirafiori emerge il fatto che tutta la gamma di motorizzazioni elettriche faranno sempre a capo a Torino.

Maserati da Grugliasco a Mirafiori

L’annuncio da parte dei vertici di Stellantis  è arrivato, come detto, a margine del summit convocato al Mise con il Governo e le organizzazioni sindacali. In pratica, come anche il Sole 24 Ore riporta, Stellantis riorganizza il polo di produzione torinese e lo rende il punto di riferimento per la transizione elettrica.  Le Maserati, comprese le Ghibli e le Quattroporte salutano quindi Grugliasco e si spostano a Mirafiori. Inoltre viene stabilito che fino a tutto il 2024 nello stabilimento alle porte del capoluogo piemontese, resteranno  le lavorazioni di lastratura.

Ciò che è emerso oggi non è una novità, perché da Grugliasco da tempo c’era questo sospetto. Un po’ per le ragioni aziendali, ovvero per il contenimento dei costi di cui il CEO Carlos Tavares ha parlato fin dalla sua prima visita in Piemonte, ed un po’ per questioni di volumi produttivi (a Grugliasco non bastano i volumi Maserati), l’azienda ha deciso così.

Nasce Folgore, la nuova piattaforma di Mirafiori

Il progetto partirà come detto nel 2022, quindi prestissimo. Niente a che vedere con la vecchia promessa di costruire 4 nuovi veicoli elettrici a Melfi prodotta nei precedenti summit. A Melfi i 4 nuovi veicoli elettrici da produrre sull’unica linea produttiva rimasta (a Melfi è stata chiusa la seconda linea della Jeep Compass ed è stata assorbita dalla prima con Jeep Renegade e Fiat 500 X), partiranno solo dal 2024.

E niente a che vedere con la Gigafactory di Termoli. In Molise la nuova fabbrica di batterie elettriche del Gruppo, la terza di Stellantis in Europa, non vedrà i natali prima del 2025.

La nuova piattaforma full electric di Mirafiori partirà subito anche per le Maserati. E c’è già il nome. Infatti si chiamerà Folgore. All’incontro del Mise, con il Ministro padrone di casa Giancarlo Giorgetti, il viceministro Gilberto Pichetto Fratin e il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, questo ciò che è emerso. Oltre ai rappresentanti del governo presenti anche Davide Mele, referente e respondabile Stellantis per l’intera area Europa e tutti i rappresentanti dei metalmeccanici per i sindacati confederali.

Mirafiori, e adesso cosa cambia? E per Grugliasco quale futuro

Ogni qualvolta c’è uno scossone come quello appena nato dall’annuncio dell’azienda, le conseguenze sono sempre profonde. E stavolta interesseranno due stabilimenti che ognuno con le loro diversità, hanno rappresentato uno spaccato importante prima del gruppo Fiat Chrysler Automobiles e adesso di Stellantis.

“Mirafiori dunque, dove il Gruppo ha investito due miliardi di euro negli ultimi anni, e dove Stellantis produce le Fiat 500 full electric, diventa polo di riferimento per la gamma Maserati. Che aspetta il lancio delle versioni elettriche di Gran Cabrio e Gran Turismo” questo si legge sul Sole 24 Ore. Il quarto produttore mondiale di auto, punta dunque sullo stabilimento di Mirafiori. Stabilimento che a dire il vero era già l’unico a non essere stato travolto dalla grave crisi di queste ultime settimane.

La carenza di componenti elettronici (i semiconduttori o microchip) che sta vessando Melfi, Termoli, Val di Sangro e Pomigliano, a Mirafiori ha inciso meno. Tutto come dimostrato dal fatto che rispetto agli stabilimenti prima citati, le fermate produttive sono state inferiori. E lo dimostrano anche i numenri dal momento che a Mirafiori nel 2021 sono state già prodotte più di 54.000 autovetture, di cui oltre 42.000 solo Fiat 500 bev.

Il fatto che la Fiat 500 full electric è la punta di diamante della strategia elettrica di Stellantis è stato un toccasana per Mirafiori che sarà, con ogni probabilità, l’unico stabilimento Stellantis (al massimo anche Modena ma non è certo), che chiuderà l’anno 2021 con più auto prodotte rispetto al 2020. Gli altri stabilimenti no ci riusciranno, nonostante il 2020 è l’anno di ingresso della pandemia in Italia.

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