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Stellantis: Mirafiori si riorganizza e Grugliasco rischia grosso

Soffiano venti non molto favorevoli per ciò riguarda il futuro dello stabilimento Stellantis di Grugliasco: domani previsto un tavolo al MISE

Stellantis

C’è forte incertezza in casa Stellantis per ciò che riguarda il Polo Torinese dell’auto. Di certo, pare ormai chiaro che lo storico Polo citato rappresenterà un legame fondamentale col futuro del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Tuttavia sembra sempre più certo un cambiamento su alcuni modi di procedere che vedrebbero Mirafiori in vantaggio sull’attuale stabilimento Maserati AGAP di Grugliasco.

In questo modo si andrebbe a puntare su un incremento consistente dei valori produttivi della Fiat 500, sia elettrica che con motore termico, proprio presso lo storico stabilimento di Mirafiori potendo contare su trasferimenti di volumi provenienti dalla Polonia. Anche di questo si dovrebbe discutere domani nell’incontro fra i vertici di Stellantis, i sindacati e il Governo Nazionale durante un tavolo convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

In riferimento a tale incontro, il segretario generale della FIOM Piemonte Giorgio Airaudo ha ammesso: “mi aspetto che lunedì, nel tavolo al MISE, il Governo chieda a Stellantis un piano nazionale complessivo. Non si può continuare a gestire i problemi stabilimento per stabilimento. È inaccettabile che l’azienda lasci al Governo e alle parti sociali la gestione degli effetti e dei costi sociali di decisioni che non sono conosciute e che riguardano tutto il Paese”.

“Stellantis sta riportando poco alla volta all’interno delle sue fabbriche europee molte produzioni e questo ha effetti evidenti nella componentistica, come dimostrano i casi Gkn e Gianetti e di molte aziende minori”, ha proseguito Airaudo. “A Torino si produce più cassa integrazione che veicoli. Il progressivo trasferimento di produzione e lavoratori dall’ex Bertone di Grugliasco, oggi AGAP intitolata a Gianni Agnelli, a Mirafiori, determina nei fatti una chiusura. Anche se si salvaguardassero tutti i posti di lavoro, sarebbe comunque una fabbrica in meno in Italia e nel Torinese. A Torino rimane solo Mirafiori che peraltro ha un ampio perimetro sottoutilizzato”.

All’incontro parteciperanno il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, il suo Vice, Gilberto Pichetto, i segretari di FIM, FIOM, UILM, FISMIC, UGL e AQCF, Davide Mele che in Stellantis è Deputy Chief Operating Officer per la Regione Europea e Pietro De Biasi che è responsabile delle relazioni industriali.

Progetti di Stellantis assenti su Grugliasco

I maggiori rischi sulla questione sono quindi legati al futuro dello stabilimento AGAP Stellantis di Grugliasco. Lo stesso CEO del Gruppo, Carlos Tavares, a febbraio aveva ammesso che i costi produttivi ravvisati presso lo stabilimento ex Bertone erano particolarmente alti. Pensare ad un trasferimento delle attività oggi residenti a Grugliasco verso Mirafiori potrebbe essere la via più semplice da percorrere per Stellantis

D’altronde proprio a Grugliasco non sono previsti progetti per il prossimo futuro, perlomeno non esistono conferme su quelli che erano i piani della ex FCA e che potrebbero quindi essere messi in discussione col primo piano industriale di Stellantis che arriverà entro fine anno. Oggi a Grugliasco si realizzano soltanto le Maserati Ghibli e Quattroporte.

È invece noto che il Maserati Levante viene realizzato oggi proprio a Mirafiori e contestualmente, a partire dal 2022, sarà avviata la produzione delle Maserati GranTurismo e GranCabrio: entrambe sfrutteranno una linea comune andando a ragionare su un minore impatto relativo ai costi complessivi. Si capisce bene che, al netto di eventuali nuovi progetti previsti, Grugliasco viene messo da parte ma non dovrebbe cessare le attività almeno fino al 2024. Proprio presso lo stabilimento ex Bertone acquisito da FCA nel 2009 potrebbe essere mantenuto il reparto lastratura.

fca mirafiori grugliasco
Lo stabilimento AGAP di Grugliasco rischia addirittura la chiusura

In ogni caso, almeno fino ad ora, Stellantis ha sempre ammesso che non chiuderà alcuno stabilimento in Italia. Però, con le Maserati Ghibli e Quattroporte che si realizzano a Grugliasco ormai quasi giunte a fine carriera (Ghibli non avrà un seguito, mentre il futuro della Quattroporte non è chiaro dove troverà sede), se non si metteranno in pratica misure concrete per il futuro allora l’AGAP potrebbe effettivamente rischiare l’insorgenza di decisioni piuttosto drastiche nei prossimi anni.

Dettagli ulteriori potrebbero scaturire dall’incontro di domani al MISE, sebbene il piano industriale dovrebbe mettere la parola fine ai tanti dubbi sorti in questo ultimo periodo. Oggi il Polo Torinese ha prodotto nei primi nove mesi dell’anno 54.289 vetture, contro le 10.776 dello stesso periodo del 2020. Ma i numeri li fa la Nuova 500 Elettrica che ha realizzato infatti 38.187 unità di quelle citate, ovvero circa il 78% dei volumi relativi ai primi nove mesi dell’anno. Le Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante hanno invece realizzato nel complesso 16.102 unità.

Entro fine anno Maserati produrrà quindi nel Polo Torinese circa 20mila vetture, ovvero oltre il 60% in meno rispetto a quanto messo in pratica nel 2017. Un ulteriore dato che potrebbe firmare la sentenza nei confronti dell’importante stabilimento Stellantis di Grugliasco.

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