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Zona a traffico limitato, come sono regolamentate e Ztl

Sempre più diffuse e sempre più automobilisti multati, le Zone a traffico limitato hanno una particolare normativa.

zone a traffico limitato

Con l’acronimo di Ztl si intendono le Zone a traffico limitato. Naturalmente parliamo di circolazione stradale, cartelli di segnaletica e regole del Codice della Strada.

Ma come funziona davvero la Zona a traffico limitato? Una domanda comune a molti, soprattutto a chi non vive in città dove queste particolari prescrizioni in materia di circolazione stradale sono largamente diffuse.

Andiamo adesso a vedere cosa prevede la normativa vigente in materia con una approfondita guida.

Zone a traffico limitato, di cosa si tratta?

Le Ztl sono Zone a traffico limitato all’interno, con la loro indicazione che viene effettuata con il posizionamento di un apposito cartello.

Nello specifico si tratta di aree dove non è possibile circolare e nelle quali è vietato l’ingresso.

Favorire la circolazione dei pedoni e venire incontro alle esigenze di limitazione dell’inquinamento atmosferico dovuto dalla sempre maggiore circolazione dei veicoli.

Sono questi i due fattori determinanti di un considerevole aumento delle Zone a traffico limitato nelle città italiane.

Ormai sono moltissime le amministrazioni comunali che, specie nri centri storici delle città o nei centri cittadini dove i pedoni sono molti, hanno regolamentato questi siti con le Ztl.

Parlando di Ztl va detto che si tratta di uno degli argomenti più spinosi del Codice della Strada, una delle più contestate norme che regolano la circolazione.

La larga diffusione delle Ztl in moltissimi comuni italiani è alla base delle proteste che anche moltissime associazioni dei consumatori hanno prodotto.

Le aree cittadine Ztl, quali regole vanno rispettate

Aree cittadine all’interno delle quali non si può assolutamente entrare quando le limitazioni sono in funzione. Questo nello specifico ciò che significa Zona a traffico limitato.

In linea di massima la Ztl impone lo stop all’ingresso in determinate fasce orarie o in determinati giorni dell’anno.

Infatti in queste zone si può entrare solo se muniti di ticket, ed in genere a pagamento. Ci sono però pure Zone a traffico limitato che non permettono di entrare in nessun caso se il veicolo è di una classe altamente inquinante a livello di emissioni di CO2.

Le finalità per le quali vengono istituite le ZTL, sono quindi relative ad inquinamento, decoro urbano, tutela dei beni culturali e così via, ma rappresenta anche un modo di fare cassa per i Comuni, sia per eventuali multe ai trasgressori che per il ticket a pagamento utile all’accesso in queste aree.

Multe e sanzioni per i trasgressori delle Zone a traffico limitato

Le limitazioni imposte dalla Ztl come abbiamo visto possono essere variabili a orario, a giornate o a tipologia di veicoli. Per quest’ultima specie di limitazione, oltre alla classe inquinante del veicolo, a volte incide il peso, la massa o l’altezza.

Per questo non esiste una regola generale o una normativa di riferimento precisa. Ogni singolo Comune, in base alla tipologia di zona che si vuole chiudere o quanto meno limitare, decide autonomamente cosa e quando imporre.

Orari e i divieti delle Zone a traffico limitato pertanto, sono suscettibili di variazioni da luogo a luogo e da città a città, anche in base alla tipologia di zona limitata.

Riconoscere una Zona a traffico limitato è piuttosto facile dal momento che la segnaletica è precisa in questo aspetto. L’area in genere è indicata da una serie di cartelli e poi è delimitata da sbarre o dalle moderne colonne di delimitazione.

In alcuni casi l’accesso è elettronico, perché per chi ha il pass o il ticket le barriere anti ingresso si alzano automaticamente al loro passaggio.

Le Ztl poi in linea di massima sono video sorvegliate. In assenza di sbarre che di fatto impediscono il traffico sia in ingresso che in uscita, le telecamere capaci di registrare la targa del veicolo, fungono da strumenti adatti a sanzionare i trasgressori.

Infatti per i trasgressori sono previste multe e sanzioni dal momento che in tempo reale le videocamere trasmettono alla Polizia Locale le immagini di eventuali soggetti non autorizzati che non rispettano il divieto.

Ztl, cosa dice il Codice della Strada

È l’articolo n° 7 del Codice della Strada, precisamente al comma 13 a stabilire le regole e le sanzioni relative a queste Zone a traffico limitato.

In caso di accesso senza autorizzazione in una Ztl infatti, gli automobilisti sono assoggettati a sanzione amministrativa che va dalla minima fissata a 84 euro alla massima che arriva a 335 euro.

Come per tutte le sanzioni derivanti da violazioni del Codice della Strada, a vantaggio del trasgressore c’è la modalità di pagamento rapida e scontata. Infatti la sanzione comminata, anche per violazione delle limitazioni di una Zona a traffico limitata, se pagata entro 5 giorni è ridotta al 30% del totale. Va ricordato che le spese di notifica, accertamento ed invio della multa, prevedono le spese totali di 14,20 euro.

Decorsi i primi 5 giorni, non si ha più diritto allo scoto del 70% sul totale dovuto. La multa diventa effettiva e da pagare in toto entro i canonici 60 giorni successivi. Decorso anche questo termine, si passa alle maggiorazioni. Una multa da 84 euro diventa immediatamente di 167,50 euro a cui vanno aggiunte le sanzioni gli interessi. Ogni 6 mesi di ritardo nel pagamento, l’importo da pagare sale del 10%.

La sanzione pecuniaria così specificata è l’unica che grava per i trasgressori delle Ztl. In effetti non sono previste sanzioni accessorie come possono essere quelle relative alla decurtazione dei punti sulla patente per esempio.

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