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Anche i trasporti minano Stellantis a Melfi: l’allarme di UGL

Non smette di fare notizia Stellantis con le tante problematiche dei siti produttivi italiani, anche quelli logistici e di trasporto come a Melfi.

stellantis

Lo stabilimento Stellantis di Melfi, quello che una volta era Fiat e poi FCA, è senza dubbio il più grande stabilimento dell’intero gruppo in territorio italiano. Ed è anche lo stabilimento dove sono assunti più lavoratori e dove si costruiscono oltre la metà delle auto prodotte da Stellantis in Italia.

Inevitabile che lo stabilimento sito in località San Nicola di Melfi faccia sempre discutere. Stavolta non si parla delle problematiche relative alla produttività, alle attività negli stabilimenti, o ai programmi aziendali presenti e futuri. Infatti sul sito “Sassilive.it”, si leggono le parole del sindacalista dell’UGL, Pino Giordano, che parla di trasporti.

La realtà dice che la Basilicata è una piccola Regione, con tutte le problematiche logistiche e dei trasporti tipiche di una piccola Regione. E lo stabilimento di Melfi è forse il più rilevante produttore di redito e pil dell’intera Regione.

Per questo anche i problemi dei trasporti sono troppo rilevanti, perché nello stabilimento arrivano operai da tutta la Regione e da oggi 2 agosto, molti di loro non avranno modo di recarsi in fabbrica per lavorare in pullman.

Le parole di Pino Giordano di UGL sui trasporti verso lo stabilimento Stellantis di Melfi

“Una soluzione urgente e immediata per i tanti operai che dai paesi materani viaggiano quotidianamente da anni con pullman e che da lunedì 2 agosto prossimo non sanno come raggiungere la zona industriale Stellantis di Melfi”, questo l’allarme con annessa richiesta di intervento della politica, che lancia il sindacalista Pino Giordano dell’Unione Generale del Lavoro.

“Da parte nostra, ci siamo attivati affinché tutte le parti in causa in questa vicenda potessero trovare insieme i giusti rimedi per i tanti dipendenti che da lunedì prossimo si immetteranno in viaggio dalla mattina alle ore 02,30, percorrendo le strade lucane mulattiere disastrose, pericolose, obsolete, insicure con le loro auto”, così il rappresentante dell’UGL espone le sue preoccupazioni che poi sono quelle del sindacato.

Giordano chiede  che “venga scongiurata l’interruzione del trasporto pubblico per i nostri lavoratori provenienti da paesi del materano che dal 1992 contribuiscono alla produzione nel sito automobilistico, non raggiungano il proprio posto di lavoro con le loro autovetture con tutti i rischi e pericoli che le strade lucane insidiano”.

Strade malmesse, orari di lavoro scomodi e distanza dallo stabilimento Stellantis di Melfi

Melfi è in provincia di Potenza, in prossimità di altre Regioni come la Campania e la Puglia nord occidentale. Matera, l’altro capoluogo di provincia della Basilicata (il capoluogo di Regione è Potenza), così come molti Paesi della provincia della città dei Sassi, distano da Melfi anche diverse ore di viaggio.

Una cosa è affrontare il viaggio verso il posto di lavoro con un autobus, un’altra è farlo con l’auto. Soprattutto alla luce delle condizioni delle strade lucane ampiamente messe in risalto da Giordano su Sassilive.it.

“L’auspicio di tutta l’UGL è che tutte le istituzioni lucane competenti, ed in tempo utile, si organizzino e risolvano tale problema nei tempi giusti. In particolar modo, per il problema pullman Stellantis Melfi”, così la richiesta di Giordano alle istituzioni.

Perché si fermano i mezzi di trasporto verso Stellantis?

Il problema è che lo stabilimento di Melfi, come ogni anno accade ad agosto, chiude i battenti alla produzione, va in ferie. Ma lo stabilimento vero e proprio non chiude, perché ci sono operai e impiegati che in particolari ruoli e postazioni, continuano a lavorare.

In pratica lo stabilimento non chiude, ma sospende solo l’attività produttiva.  Manutentori, pompieri, personale dell’indotto, addetti linea per inventari e addetti al reparto prove, si recheranno lo stesso allo stabilimento.

Solo che i bus che in genere li portano al lavoro, visto il calo degli avventori per la chiusura delle attività produttive vere e proprie, si fermano a loro volta. Il problema è annoso e a 28 anni di distanza nessuno è riuscito ancora a risolvere per davvero.

“È possibile che Regione e Co.Tr.A.B  (che gestisce il trasporto da e per lo stabilimento di San Nicola di Melfi), che hanno competenza in materia, possano decidere autonomamente, per meri interessi politici, di interrompere un servizio pubblico a piacimento? Tanto da poter mettere a rischio la vita di centinaia di persone che pur di raggiungere il posto di lavoro si avventurano sulle strade mulattiere della Basilicata con le proprie auto con aggravio di costi a loro rischio e pericolo?”, questa la pesantissima accusa del sindacalista dell’UGL.

L’UGL chiede spiegazioni alla politica

“Sulla delicata questione abbiamo interpellato anche il Presidente della Provincia, Piero Marrese, che ha sposato a pieno la nostra causa e sostenuto la nostra azione, auspicando l’attivazione di un tavolo tecnico permanente per giungere ad una soluzione definitiva in merito al problema del trasporto pubblico e fronteggiare una situazione di allarmante pericolo che a breve potrebbe travolgere anche il sistema scolastico”, così l’UGL mette in risalto le sue iniziative in materia trasporti che potrebbero andare ben al di là della mera problematica di Melfi, sfociando in altri settori fondamentali della vita in Regione, cioè la scuola.

Il problema maggiore lo si riscontra per gli operai provenienti dal metapontino, dalle zone di mare distanti oltre due ore di auto da Melfi. Ed è proprio su questo che l’UGL sottolinea come con Marrese, Presidente della Provincia, si è già convenuto si intervenire con solerzia e veemenza prima che il problema torni irrisolvibile.

“Con lui abbiamo convenuto quanto sia necessario intervenire con immediatezza e senso di responsabilità per far fronte al problema delle giornate di percorrenza dei mezzi dove la Regione Basilicata e l’Ente Consorzio, di cui è loro competenza, dovranno necessariamente rivedere i contratti di affidamento e gestione linee da e per la zona industriale di San Nicola di Melfi con partenza paesi metapontini”, così si è espresso Giordano.

In pratica, la Provincia si allinea alle richieste dell’UGL, che tra le altre presentano anche quella relativa all’attivazione di corse aggiuntive.

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