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Perché Imparato ha rinnovato con Sauber in Formula 1

La volontà di rimanere in Formula 1 con Sauber significa tanto per Alfa Romeo, sicuramente Imparato ha un stupito soprattutto gli scettici

Imparato

La volontà di rimanere in Formula 1 con Sauber significa tanto per Alfa Romeo, di certo Jean-Philippe Imparato ha un po’ stupito tutti, soprattutto gli scettici che abbinavano a Jean-Philippe velleità diverse da quelle che affiancavano Alfa Romeo al motorsport. Alla base del pensiero scettico c’erano alcune dichiarazioni di qualche anno fa quando Imparato aveva definito il motorsport lontano da ogni logica, o qualcosa di simile.

Ciò che oggi si sa è poco. Si sa però che la valutazione sulla prosecuzione di contratto ulteriore sarà messa in pratica di anno in anno, sebbene indiscrezioni riportate da RaceFans pare vedano già in essere un contratto triennale che dovrebbe essere rimesso in discussione ufficialmente quindi nel 2024. Praticamente alla vigilia dell’ulteriore grande cambiamento regolamentare atteso per la Massima Serie.

Sappiamo che alla base del ritorno in Formula 1 di Alfa Romeo nel 2018 (sebbene non come costruttore vero e proprio) c’è il pensiero di Sergio Marchionne, che allora in virtù della sua gestione della Scuderia Ferrari proponeva un interessante rapporto collaborativo in termini di menti e power unit da destinare all’Alfa-Sauber. C’è da dire che nonostante le intenzioni iniziali prevedevano la possibilità che il ritorno in Formula 1 avrebbe fornito ottimi riscontri in termini di mercato, così non è stato. I numeri di Alfa Romeo sono ed erano quelli che conosciamo.

Imparato Alfa Romeo Racing 3

Le intenzioni di Imparato

La conferma del rinnovamento dei rapporti con Sauber giunge in Alfa Romeo subito dopo le intenzioni espresse all’EV Day di Stellantis, ovvero intenzioni di elettrificazione dei modelli destinati alla strada. Pensare alla Formula E non è nelle idee di Imparato visto che il campionato destinato alle monoposto elettriche ospita già un altro brand di Stellantis: DS.

“La mia tribù Alfa Romeo e i miei Club sono legati alla Formula 1. La storia del marchio è legata alla Formula 1 per questo siamo guidati dal fatto che vogliamo essere coerenti con la nostra storia. Quindi, per me è una decisione del tutto naturale”, ha ammesso Jean-Philippe Imparato proprio a RaceFans. D’altronde, Alfa Romeo ha vinto i primi due Campionati del Mondo di Formula 1, dopo aver gareggiato già nel Gran Premio inaugurale.

Poi Imparato aggiunge che “se il ritorno dell’investimento sul progetto Formula 1 non fosse stato in linea con le nostre aspettative, non avremmo detto al prolungamento del rapporto con Sauber”. L’importanza della Formula 1, oltre che per le sfide tecnologiche che pone in essere, si riversa nell’impegno in termini di marketing: “il vantaggio diretto per me è il fatto che il progetto Formula 1 alimenta lo storytelling dell’Alfa Romeo lato marketing. Dal lato del mix country, quello che mi ha colpito a gennaio quando sono entrato è stata la risposta alla prima domanda che mi sono posto. Sono rimasto sorpreso dalla consapevolezza mondiale nei confronti di Alfa Romeo. Quindi, la consapevolezza della Formula 1 alimenta il country-mix dell’Alfa Romeo. Cosa c’è di meglio per me che sfruttare la consapevolezza della Formula 1 con Alfa Romeo? La Formula 1 ricorda a tutti che l’Alfa Romeo ha una storia nel motorsport”.

Calcoli dovuti in Alfa Romeo

Jean-Philippe Imparato ha poi ammesso di aver dovuto ragionare sul ritorno che un programma in Formula 1 è in grado di dare. Il paragone con la precedente gestione di casa Peugeot, quando Imparato ad un certo punto disse che “chiedere 220 milioni di euro per un programma nel motorsport è assolutamente folle”, è diverso. Nello specifico oggi Imparato sembra aver cambiato idea. O meglio, ha applicato un ragionamento differente in riferimento al blasone dell’Alfa Romeo: “prima di estendere l’accordo tra Alfa Romeo e Sauber ho fatto alcuni calcoli sul ritorno dell’investimento della situazione Alfa Romeo in termini di visione nel medio e lungo termine. Ho deciso che la Formula 1 significa motorsport, significa messaggio di efficienza che può alimentare i valori del marchio. La partnership è già stata positiva con Sauber. Quindi, il fatto che abbiamo deciso di farlo è anche un messaggio sul fatto che Stellantis oggi è un gruppo particolarmente stabile a livello finanziario”, ha aggiunto il CEO di Alfa Romeo a RaceFans.

Chiaramente Imparato non conferma i numeri in termini di euro, ma ammette che “il progetto Formula 1 che stiamo sviluppando oggi con i colleghi della Sauber ha un ritorno sull’investimento totalmente compatibile con l’obiettivo che mi sono posto in termini di redditività”. Tuttavia il vero punto forte del discorso è legato a quanto la Formula 1 possa legarsi alle vendite globali di Alfa Romeo, e che effetti possa produrre in tal senso: “è una considerazione che mi pongo sempre. È stato lo stesso quando abbiamo vinto il titolo di Auto dell’Anno con Peugeot 3008, è lo stesso quando Peugeot ha annunciato il suo ritorno nel WEC. Per non lo so. Non mi baso sulle vendite in base in riferimento a questo tipo di decisione. Non sai mai se guadagnerai il 5%, il 2% o il 10% in più. L’unico vero indicatore di performance concreto che ho in mente è la visibilità. Per me questo è molto positivo a condizione che io sia molto cauto sul fatto che qualsiasi copertura risulti molto positiva per me e in grado di alimentare la narrazione dell’Alfa Romeo. Per me questi due punti sono fondamentali. Non vivo in un mondo mainstream, sono in un mondo premium in cui il volume non è il driver principale: i driver principali sono la qualità e l’esperienza del cliente”. Si è espresso così Jean-Philippe Imparato rimarcando tematiche che ormai fanno parte del suo modo di essere in Alfa Romeo e che conosciamo piuttosto bene.

Imparato Alfa Romeo Racing 2

Si pensa alle collaborazioni sul prodotto

Chiaramente, quindi, la Formula 1 rappresenta un’importante piattaforma di posizionamento per Alfa Romeo oltre che un programma di sviluppo tecnico decisamente valido, soprattutto visto che le power unit complete vengono acquistati dalla Ferrari. Il mercato di riferimento dell’Alfa Romeo è, per definizione, sicuramente premium quindi sinonimo di autenticità. Su queste basi, l’accordo con Sauber (che rimane un forte accordo di sponsorizzazione) fornisce ottimi riscontri? Sulla questione, Imparato ha sottolineato che “c’è una sola attività di sponsorizzazione in Alfa Romeo, e questa attività è la Formula 1. La seconda parte è l’elettrificazione per la quale non abbiamo scelta”, ha aggiunto.

“Scommettere sulla Formula 1 è il passo successivo in termini di contenuto tecnologico per adattarsi al prodotto, perché la Formula 1 è elettrificata già dal 2009. Per me, in termini di logica, questa condizione alimenta la narrazione. Questo è il primo punto. Il secondo punto è che voglio preparare non solo i prossimi 10 anni, ma voglio lanciare un messaggio di stabilità. Secondo punto in termini di logica: estendere questa partnership con Sauber era un messaggio per dire Ok, stiamo combattendo insieme, stiamo costruendo qualcosa per la strada chiamata Alfa Romeo Giulia GTA che è un’auto fantastica”, ha proseguito. C’è poi la volontà di ragionare seriamente su un rapporto collaborativo che conduca al prodotto di serie: “perché non provare ad andare oltre con ulteriori prodotti simili alla GTA?”, ha infatti ammesso Imparato.

Ora c’è da rimboccarsi le maniche e visto che l’ottava posizione nel costruttori pare un mantra assoluto per l’Alfa Romeo Racing, peraltro con due soli punti raccolti fin qui, bisogna pensare al 2022. Col cambiamento regolamentare le cose potrebbero risultare molto interessanti per il Biscione. E allora si che anche il prodotto di serie ne risentirà, positivamente.

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