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Danni da buca alla Ferrari: teste non basta per risarcimento

Per l’accertamento di un evento, le testimonianze dei passeggeri devono essere valutate come indizi

danni da buca

Con ordinanza 11736/2021, la Cassazione nega il rimborso per danni da buca a una società, proprietaria di una Ferrari. In una causa contro un gestore autostradale (Anas, sull’A19, senza pedaggio). Cos’è successo? Nel 2018, l’auto della società è stata danneggiata, dice il guidatore della vettura, da un avvallamento in autostrada, in una galleria con scarsa illuminazione. C’è un’unica prova: le sensazioni di un passeggero, a bordo di quel veicolo. Che ha “sentito” il rumore dell’auto che sprofondava nel guaio dell’asfalto. Senza vedere però la buca.

Ma la concessionaria dell’autostrada nega: il danno non è di certo stato causato dalla buca. Che non c’era. Dopo anni di battaglia legale, si arriva in Cassazione. Parliamo di soldi pesanti, vista la tipologia del mezzo. 

In più, il conducente sostiene che la buca era invisibile: poca luce nel tunnel. Guidando la Ferrari con tutta la prudenza di questo mondo, rispettando il Codice della Strada, era impossibile evitare il trabocchetto.

La società proprietaria della Ferrari subisce una sconfitta via l’altra. La domanda è stata rigettata in primo grado e secondo grado, nel corso del quale sono stati sentiti tre soggetti: il conducente della vettura, un passeggero della stessa, un dipendente dell’Anas. Per quest’ultimo, non c’era nessuna buca. Il Tribunale ha concluso nel senso che non era emersa affatto la prova della esistenza di una buca.

danni da buca

Danni da buca: sensazione non sufficiente

La Cassazione si sofferma sulla sensazione del passeggero che ha sentito la buca. Si tratta della percezione che in quel momento specifico ha avuto uno specifico passeggero. Occorre credere che l’abbia percepita, ed è ciò a cui il giudice di merito non ha creduto. Da una parte, un teste che “sente” una buca senza vederla. Dall’altra, un teste che vede l’asfalto regolare, senza buca.

Quindi, niente soldi per la Ferrari da riparare. La Corte fa pagare un importo, se dovuto e nella misura dovuta, da parte ricorrente, dell’ulteriore somma a titolo di contributo unificato: pari a quella per il ricorso.

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