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Sinistro stradale con auto aziendale, cosa rischia il dipendente

Utilizzare l’auto aziendale ed essere coinvolti in un sinistro stradale può provocare spiacevoli conseguenze anche per il lavoratore che provoca l’incidente.

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Sono numerose le aziende che operano in Italia e che offrono ai loro dipendenti, tra i vari benefit, anche quello dell’auto aziendale. Circolare su strada è sempre un rischio, perché si può essere coinvolti in sinistri auto. E spesso si può essere considerati come responsabili del sinistro stesso.

In linea di massima, una cosa è essere responsabili del sinistro ed un’altra è esserne semplicemente vittime, così come una cosa è procurare un incidente con la propria auto, un’altra è procurarlo con l’auto aziendale, che pur se autorizzati a usarla, non è nostra.

Ecco cosa può succedere al lavoratore dipendente che, per svolgere le mansioni previste dal proprio contratto di lavoro, deve usare un’auto aziendale che la stessa azienda per cui si presta servizio mette a disposizione del dipendente.

Lavoratore dipendente che causa sinistro con auto aziendale, cosa succede?

Le auto delle flotte aziendali in linea di massima sono assicurate perché altrimenti non potrebbero circolare per le strade italiane. Trovare aziende che hanno flotte di veicoli non assicurati pare una vera assurdità dal momento che essendo aziendali le auto vengono utilizzate dai dipendenti. Per questo l’assicurazione, almeno quella per la Responsabilità Civile (la Rca Obbligatoria), è data per scontata.

Non per questo per il dipendente che procura un incidente stradale utilizzando l’auto aziendale, non ci possono essere conseguenze. Infatti in determinati casi, il lavoratore dipendente nonché responsabile del sinistro auto occorso, può essere chiamato dall’azienda a risarcire il danno provocato. Oltre a questo, in base alla gravità dell’accaduto, non è raro trovare situazioni in cui il lavoratore dipendente subisce anche procedimenti disciplinari.

Molto dipende dalla situazione e dai danni provocati

Naturalmente per danni di lieve entità il problema potrebbe essere meno grave dal momento che come detto, i danni sono coperti da assicurazione.

Ma se l’incidente ha invece determinato ingenti danni all’auto aziendale, non può essere escluso a priori che al lavoratore dipendente arrivi  una richiesta di risarcimento del danno da parte del datore di lavoro.

Diritti e doveri, perché se da un lato l’auto aziendale è un evidente benefit, dall’altro grava il lavoratore dipendente di non pochi doveri e responsabilità.

Naturalmente parliamo di sinistro causato dal lavoratore dipendente e utilizzatore dell’auto aziendale, perché se si è vittima, nessun problema può sopraggiungere. Se invece è appurata la responsabilità del lavoratore dipendente tutto può cambiare.

Dal punto di vista dell’azienda, arrivare a richiedere i danni al proprio lavoratore subordinato, presuppone che il datore di lavoro abbia in mano prove circa la responsabilità del proprio dipendente sul sinistro occorso. Infatti occorre dimostrare la colpa del dipendente relativa al danno subito dalla vettura. Occorre in pratica dimostrare oltre che la responsabilità del lavoratore, anche che i danni del veicolo sono scaturiti dal sinistro.

Alcuni chiarimenti

Al fine di poter verificare oltre ogni ragionevole dubbio che l’incidente stradale è nato per colpa del proprio lavoratore dipendente, è necessario inevitabilmente collegarsi ad eventuali verbali delle Forze dell’Ordine intervenuti sul luogo del sinistro auto.

Questo è il primo passaggio fondamentale perché sarà tramite i verbali che si evidenzieranno le responsabilità del sinistro occorso. In alternativa, nel caso in cui la dinamica del sinistro sia poco chiara nonostante i rilievi delle Forze dell’Ordine, l’azienda può ricorrere ad una perizia privata effettuata da un soggetto competente ed autorizzato.

Perizia che resta sempre necessaria per la richiesta dei danni al proprio lavoratore dipendente per quanto concerne la quantificazione del danno. Infatti per procedere alla richiesta risarcitoria a debito del dipendente, occorre produrre stima dei danni e in questo caso il perito o il liquidatore della compagnia di assicurazione è un soggetto autorizzato.

Oltretutto occorre ricordare che se da tutte le analisi sul sinistro, si evincono comportamenti poco consoni e poco virtuosi del lavoratore, quest’ultimo può essere assoggettato pure a sanzioni e procedimenti disciplinari.

Condurre il veicolo in maniera poco virtuosa, non rispettando i limiti di velocità o le regole previste per la circolazione stradale può essere già un fattore che può far nascere sanzioni disciplinari. Senza considerare il caso di guida in stato di ebrezza o guida con presenza di sostanze.

Utilizzare l’auto aziendale segue le medesime regole di comportamento che il lavoratore deve utilizzare nello svolgimento della prestazione di lavoro.

Una volta aperta la procedura, sia quella risarcitoria del danno che quella disciplinare, al lavoratore vengono concessi alcuni giorni di tempo (in base a ciò che prevedono i vari CCNL), per produrre memorie difensive e  giustificazioni.