Credit Suisse, nel suo rapporto sul secondo semestre relativo alle vendite di auto nell’UE, ha bocciato gli obiettivi di Fiat, dimostrandosi pessimista rispetto a quanto dichiarato dall’azienda del Lingotto su ricavi, ebit e utile netto.
Se per il settore delle auto in generale, Credit Suisse si aspetta una risalita nel secondo semestre del 2014, la stessa cosa non si può certo dire per quanto riguarda il bilancio Fiat, nei confronti del quale il colosso bancario si è mostrato pessimista.
Guardando al totale dei produttori di auto dell’Unione Europea, Credit Suisse ha previsto un buon calo dell’ebit per il secondo semestre, stimando una netta discesa dal 18,5% del primo semestre fino al 14,9%. E per il prossimo anno, le cifre dovrebbero scendere ulteriormente al 13,8%.
Concentrandosi sulla Fiat, Credit Suisse ha bocciato gli obiettivi dichiarati di portare l’ebit fra 3,6 e 4 miliardi di euro, mentre le stime prevedono un arresto ai 2,8 miliardi. Stesso identico discorso vale per i ricavi, per i quali Fiat sperava in almeno 93 miliardi di euro, mentre Credit Suisse ne prevede poco più di 90,5. Il broker svizzero ha anche previsto a 0,35 euro l’utile netto per azione e un ebitda a 6,9 miliardi di euro, mentre il debito netto dovrebbe ammontare a 9,7 miliardi di euro.
Per Credit Suisse, dunque, Sergio Marchionne dovrebbe ricredersi sulla decisione di non optare per un aumento di capitale ad ottobre, in quanto il target sarebbe a rischio.