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Cartella esattoriale per vecchia multa: come opporsi

Lo dice la Cassazione, con un’ordinanza che sgombra il campo dagli equivoci

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Cartella esattoriale per vecchia multa: come opporsi. Lo dice la Cassazione, che sgombra il campo dagli equivoci, grazie all’ordinanza 270/2021 della terza sezione civile. Il principio è semplice: dopo che non hai pagato una multa, il Comune si avvale dell’Agenzia delle Entrate. Che t’invia la cartella. Come ti opponi? Entro 30 giorni. Se è il primo atto tramite il quale sia venuta a conoscenza della sanzione irrogata: non c’è stata la prima notifica. Per la violazione del Codice della strada. Si segue l’articolo 7 del decreto legislativo numero 150 del 2011. E non l’articolo 615 del Codice di rito civile.

Cartella esattoriale per vecchia multa: perché ricorrere

Ma perché mai un debitore dovrebbe vincere il ricorso? Perché la prima notifica da parte delle forze dell’ordine nelle mani del guidatore, o da parte del Comune con la famigerata busta verde. Il cittadino non ha potuto essere messo a conoscenza del verbale. Non ha potuto pagare entro 60 giorni o fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni, o al Prefetto entro 60 giorni.

Per ammenda e patente: quale ricorso

Per le  controversie in  materia di opposizione al verbale  di accertamento di violazione  del  Codice della Strada, l’opposizione si propone davanti al Giudice di Pace del luogo in cui è stata commessa la violazione. L’opposizione si estende anche alle sanzioni accessorie: taglio di punti della patente o sospensione della patente.

Nel giudizio di primo grado, le parti possono stare in  giudizio personalmente. L’amministrazione resistente può avvalersi anche di funzionari appositamente delegati.

Un errore e si perde il ricorso contro la cartella

Ovviamente, bisogna essere stra sicuri di non aver mai ricevuto la prima multa, la prima notifica. Se invece la controparte dimostra che la prima notifica è avvenuta, non c’è scampo: ricorso perso.

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