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Cartelle esattoriali 2021: nuova rottamazione e saldo-stralcio in arrivo

Con questo o con un altro Governo, pare che alcune misure siano necessarie

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Cartelle esattoriali 2021: nuova rottamazione e saldo-stralcio in arrivo. Con questo o con un altro Governo, pare che alcune misure siano necessarie. Tutto parte da questa anticipazione di ClubAlfa: 50 milioni di cartelle esattoriali in parte dal Riscossore. Per vecchi debiti, multe stradali, bolli auto, tasse, imposte. C’è di tutto. In un momento così drammatico per la nazione, il Governo Conte M5S-Pd sembrava volesse rimediare. Anzitutto, un milione di cartelle al mese, non di più, per evitare di mandare il sistema in tilt. E per non creare tensioni sociali: c’è chi, a causa dei lockdown, è in evidente difficoltà economica.

Cartelle esattoriali 2021: cosa può succedere

Ma anche con un milione di cartelle al mese, in 50 mesi si arriva all’invio delle cartelle. Saranno anche pagabili a rate i debiti. Ma chi ha già altre rate che non sopporta per via del blocco economico nazionale da coronavirus, come fa a pagare altre rate? Pertanto, l’ipotesi su cui si ragionava: nuova rottamazione e saldo-stralcio.

Per la precisione una nuova rottamazione quater 2016-2019 e un nuovo saldo-stralcio: l’orientamento esplicitamente espresso dalla viceministra all’Economia Laura Castelli. Ossia? Il condono di sanzioni e interessi per i debitori più fragili. Più una riduzione per chi è in regola ma viene morsicato dalla crisi Covid.

I crediti del Riscossore: 100 miliardi di euro

Situazione delicatissima e complicatissima. I credito del Riscossore sono di 100 miliardi di crediti. Di questi, 55 miliardi sotto i 1.000 euro. Soldi pesanti per uno Stato che necessita di denaro fresco. Tant’è che dall’inizio della pandemia si cerca di capire come ottenere quattrini dall’Unione europea.

La pace fiscale significa pace sociale, ma per le casse dell’erario sarebbe un’altra spallata. D’altronde, ormai per dare una vera sforbiciata agli enormi costi della politica e della burocrazia è tardi. E i tagli alla sanità si sono rilevati, proprio a marzo 2020 con l’inizio dell’epidemia di coronavirus, una sciagura.

Rammentiamo che, per chi non paga, la legge prevede più misure coercitive. Una molto nota riguarda gli automobilisti: le ganasce fiscali, cioè il fermo amministrativo della vettura fin quando il debito non viene saldato.

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