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Distanza giusta fra segnale e autovelox secondo la Cassazione

 Ordinanza degli ermellini che fa chiarezza su una questione importante

autovelox

Distanza giusta fra segnale e autovelox secondo la Cassazione: tra telecamera e cartello di preavviso è sufficiente una distanza congrua a rallentare. Così l’ordinanza 25690/2020. Non c’è un numero in metri, ma tutto viene lasciato alla discrezione del gestore della strada. Questa l’interpretazione che gli ermellini danno del Codice della Strada.

Distanza giusta fra segnale e autovelox secondo la Cassazione: il principio

Parliamo non del segnale del limite di velocità, ma di quello di preavviso: vedi la foto in alto. Tutto nasce dal fatto che l’automobilista multato ha fatto più ricorsi, sino alla Cassazione. nel verbale di contravvenzione era stata indicata la presenza di cartello di preavviso posizionato a 800 metri dall’autovelox. Non sufficienti per il guidatore.

La Cassazione invece fissa il principio: c’è il rispetto del Codice della Strada da parte del gestore che ha piazzato l’autovelox. La norma prevede soltanto che agli automobilisti venga data informazione circa la presenza della postazione di rilevamento della velocità. Senza alcuna indicazione sulla modalità di detta informazione. Né tantomeno la previsione di uno spazio minimo che debba intercorrere tra lo strumento di avviso e la postazione stessa.

C’è l’obbligo della loro installazione con adeguato anticipo rispetto al luogo del rilevamento della velocità, in modo da garantirne il tempestivo avvistamento. Ne consegue che la distanza tra segnali stradali o dispositivi luminosi e la postazione di rilevamento deve essere valutata in relazione allo stato dei luoghi.

Regola segnale-autovelox discutibile

Quindi, la legge dà ampio margine ai gestori delle strade.  L’ordinanza non è discutibile, la norma sì. Come il cavillo che consente ai Comuni di fissare liberamente la durata della luce gialla al semaforo. Qui, è la stessa cosa. Non una misura in metri rapportata alla velocità. Sarebbe auspicabile, semplice, immediato. In questo modo, quante possibilità ha l’automobilista di vincere? Zero. Per il gestore, 800 metri sono sufficienti. O magari anche meno. Per un guidatore, servirebbero 3 cartelli, il primo dei quali a un 3 km. Ma vince il gestore, visto che la legge dà massima discrezionalità. Peccato, visto che trattasi di argomento delicatissimo per sicurezza stradale e introiti dei gestori, da monitorare.

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