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Ferrari Portofino, realizzata con nuovi metodi di costruzione

Maranello ha realizzato la sua ultima Ferrari Portofino basandosi su un nuovo sistema di costruzione

Ferrari Portofino metodo costruzione

La Ferrari Portofino è l’ultima supercar introdotta dall’omonimo marchio del cavallino rampante. La nuova autovettura di Maranello si lega strettamente alla Ferrari California T, posizionandosi sul mercato come un possibile successore.

Pertanto, è doveroso precisare che la supercar è notevolmente diversa dalla California T in quanto Ferrari ha deciso di affidarsi a delle nuove metodologie di costruzione le quali saranno utilizzate su tutti i modelli futuri del marchio.

Ferrari Portofino metodo costruzione

Ferrari Portofino: Maranello ha realizzato la sua ultima auto affidandosi a nuove metodologie di costruzione

In particolare, i nuovi metodi di realizzazione hanno permesso agli ingegneri della Ferrari di ridurre il peso e la struttura del telaio e del corpo aumentando la rigidità torsionale. Più nello specifico, il peso della Ferrari Portofino è diminuito di 80 kg mentre la rigidità è aumentata del 35% rispetto alla California T. Ad esempio, il nuovo metodo di costruzione vede la progettazione del pilastro A del veicolo di Maranello in due parti anziché in 21 diverse che troviamo, ad esempio, sulla California T.

Ferrari avrebbe ridotto del 40% del numero delle componenti utilizzate per l’intero telaio dell’auto del cavallino rampante. Ormai, gli ingegneri considerano la riduzione del peso una strategia ottimale per creare vetture ad alte performance poiché ne derivano numerosi vantaggi.

Basti pensare che la diminuzione del peso su un veicolo permette di garantire delle accelerazioni e delle frenate più efficaci, oltre a una migliore efficienza e un risparmio di carburante. Tuttavia, Ferrari ha deciso di limitare il peso sulla sua Portofino per compensare il carico dei sistemi ibridi da introdurre prossimamente sulle sue vetture.

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