Fra le tante pessime regole del nuovo Codice della Strada (in discussione in Parlamento), ce n’è una condivisibile: riguarda le auto con targhe estere. Si mette finalmente mano a un settore molto delicato.
Auto con targhe estere: situazione oggi
Da fine 2018, le persone residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare auto con targa estera. Possono farlo se l’auto è in leasing o a noleggio senza conducente da parte di un’impresa Ue o See, senza sede in Italia. Possono farlo se l’auto è in comodato d’uso per rapporto di lavoro o collaborazione con un’impresa Ue o See.
I veicoli di proprietà di Case automobilistiche estere concessi in comodato a imprese italiane per esigenze di prova dei suddetti veicoli sono inclusi nel divieto.
Auto con targhe estere: domani
Potranno circolare con targa estera questi soggetti:
- i residenti nel Comune di Campione d’Italia (enclave italiana in territorio svizzero),
- il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero,
- i lavoratori frontalieri o persone residenti in Italia che prestano un’attività di lavoro in favore di un’impresa avente sede in uno Stato confinante o limitrofo (transitano in Italia per raggiungere lavoro);
- il personale delle Forze armate e di Polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari;
- il personale dipendente di associazioni territoriali di soccorso, per il rimpatrio dei veicoli immatricolati all’estero.
Invece, restano inclusi nel divieto i veicoli di proprietà di Case automobilistiche estere concessi in comodato a imprese italiane per esigenze di prova dei suddetti veicoli.