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Stellantis userà eCMP, eVMP e Giorgio per le sue auto elettriche

Ecco le 3 piattaforme che il nascente gruppo Stellantis userà per le sue future auto elettriche

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La fusione tra FCA e PSA sembra ormai un qualcosa di certo. Se tutto va bene, all’inizio del prossimo anno le due società uniranno le forze per creare la quarta casa automobilistica al mondo dopo l’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, il Gruppo Volkswagen e Toyota: Stellantis. Prima ancora di eseguire la fusione, entrambi i gruppi hanno già raggiunto alcuni accordi strategici. Ad esempio, solo poche settimane fa FCA ha annullato i suoi sviluppi relativi al segmento B, poiché d’ora in poi tutti i suoi modelli di quella categoria saranno basati sulla piattaforma modulare CMP di PSA.

Ecco le 3 piattaforme che Stellantis userà per le sue future auto elettriche

La piattaforma CMP non è solo un’architettura moderna e flessibile, ma ha anche una variante 100% elettrica chiamata eCMP. Pertanto, grazie a questa unione, i modelli FCA più piccoli non solo si svilupperanno più velocemente e a costi inferiori, ma godranno anche di varianti a zero emissioni. Curiosamente, l’unione con PSA porterà all’abbandono da parte di FCA del segmento A, dominato dal gruppo italo americano in Europa per mano delle fortunate Panda e 500. Secondo il numero uno di FCA Mike Manley, questa mossa consentirà al gruppo maggiori volumi di vendita e una redditività superiore.

PSA prevede di lanciare la sua seconda piattaforma per auto elettriche, l’eVMP, nel 2023, che sarà derivata dall’attuale EMP2 a combustione. Mentre l’eCMP è rivolto ai segmenti B e C, l’eVMP verrà utilizzato nei segmenti C e D , con il debutto della Peugeot 3008 di terza generazione.

Attualmente la piattaforma eCMP può equipaggiare un unico motore da 136 CV sull’asse anteriore e batterie CATL da 50 kWh. Tuttavia, la futura piattaforma eVMP presenterà propulsori Nidec-PSA in FWD (trazione anteriore, motore sull’asse anteriore) o AWD (trazione integrale, un motore su ciascun asse, fino a 340 cavalli combinati) e ACC (Saft / Total-PSA) compresa tra 60 kWh e 100 kWh di capacità (ovvero fino a 650 km di autonomia WLTP). Inoltre, entro il 2025 è prevista l’uscita di una versione aggiornata dell’eCMP con motori Nidec-PSA, batterie ACC e probabilmente varianti a trazione integrale per Jeep.

Tuttavia, Stellantis avrà anche una terza piattaforma per le auto elettriche: la Giorgio. Sviluppata da FCA per Alfa Romeo Giulia e Stelvio, questa architettura è attualmente in fase di adattamento da Maserati per auto 100% elettriche. Se FCA finalmente farà quanto promesso un paio di anni fa, l’elettrica Giorgio dovrebbe consentire l’installazione di un massimo di tre motori (sarà disponibile con trazione posteriore e integrale), avrà un impianto elettrico da 800 volt, ecc. Inoltre, è molto probabile che essa utilizzi la tecnologia di Faraday Future e Seres, due startup con cui FCA ha iniziato a negoziare l’acquisto di tecnologia per le sue future auto elettriche lo scorso anno.

La piattaforma elettrica Giorgio, che inizialmente sarà superiore all’eVMP sia nella potenza massima che nelle dimensioni delle sue batterie, sarà utilizzata dai marchi DS, Alfa Romeo, Maserati, Jeep, Dodge e probabilmente Chrysler nei loro modelli più grandi. Come è evidente questa strategia di Stellantis assomiglia molto a quella del gruppo Volkswagen.

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