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FCA: continua lo sciopero a Kragujevac, ferma la produzione della 500L

I lavoratori chiedono un adeguamento salariale

Continua lo sciopero dei lavoratori dello stabilimento serbo di Kragujevac, dove viene prodotta la Fiat 500L, che dallo scorso martedì hanno sospeso i lavori di produzione per protesta contro la dirigenza di FCA che, per ora, non ha risposto alla richiesta di incremento salariale avanzata dai dipendenti dello stabilimento.

Gli oltre 500 dipendenti del sito di Kragujevac chiedono, infatti, un adeguamento del loro salario compreso, a seconda delle figure professionali, tra i 40 ed i 50 mila dinari (meno di 400 Euro) al mese. Al momento, la dirigenza di FCA non ha risposto alle richieste ed un accordo con i vertici sindacali dello stabilimento sembra ancora molto lontano.

Il sito di produzione di Kragujevac, nato da una joint venture tra FCA ed il governo serbo, è stato inaugurato nel 2008 ed in breve tempo è diventato uno dei punti di riferimento dell’economia dell’intera Serbia. Lo stabilimento ha una capacità produttiva di circa 300 mila vetture all’anno ma la crisi della Fiat 500L, l’unico modello che viene prodotto in questo sito, ha limitato la produzione a 85 mila unità nel 2016, anno in cui è stato eliminato il terzo turno di lavoro con il licenziamento di circa mille dipendenti.

Il recente debutto della Fiat 500L restyling non dovrebbe portare particolari novità per Kragujevac. FCA, infatti, non ha presentato modifiche al piano di produzione per lo stabilimento che continuerà a realizzare la 500L adeguandosi alle richieste del mercato europeo (in Nord America la 500L oramai fatica a superare le 100 unità vendute al mese).

Per ora, quindi, la situazione è in fase di stallo. La produzione della Nuova Fiat 500L è, di fatto, interrotta da circa una settimana (con possibili ritardi per gli acquirenti che in queste settimane hanno acquistato il restyling della vettura) e, al momento, FCA non ha rilasciato alcuna dichiarazioni su possibili evoluzioni positive per questa situazione.

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