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Ordinanza prefettizia, come opporsi

Se il Prefetto conferma la multa, ecco in che modo fare ricorso

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Hai preso una multa, cui è seguito il ricorso, ma l’ordinanza prefettizia ti ha raddoppiato l’importo. E ora? Se il Prefetto conferma la multa, ecco in che modo fare ricorso. Controllate anzitutto le tempistiche, errore frequente: manifesta lesione dei dettami di cui agli articoli 24 e 97 della Costituzione: omessa precisazione, sulla ordinanza-ingiunzione opposta, del rispetto dei termini. Di cui all’articolo 203 del Codice della Strada. Non c’è la data: se questa non c’è, come fate a controllare il rispetto dei tempi? Fate ricorso al Giudice di Pace.

Ordinanza prefettizia: vizi di forma

Controllate anche la data della notifica della multa: necessari al massimo 90 giorni fra violazione e arrivo a casa del verbale. Nel ricorso al Giudice di Pace, viene ribadito da parte dell’opponente che l’originario atto amministrativo era stato notificato oltre il termine dei 90 giorni dalla data della infrazione. Questa circostanza implica una chiara lesione dei dettami del Codice della Strada.

Ovviamente un organo di Polizia non può a suo piacimento accertare una infrazione in base alla tempistica della propria organizzazione interna. Se c’è tanto lavoro, comunque i 90 giorni vanno rispettati.

A sostegno di quanto appena indicato si ricorda nuovamente l’esistenza della sentenza della Corte Costituzionale n.198/1996 oltre che delle decisioni della Cassazione rispettivamente rubricate ai numeri 2951/98 e 12023/2000.

Il motivo della decisione del Prefetto

Un altro vizio di forma può essere che l’organo prefettizio si è sostanzialmente limitato a sostenere la validità delle controdeduzioni presentate dall’organo accertatore. Senza minimamente motivare, di fatto, le effettive ragioni che lo hanno indotto ad adottare tale provvedimento.

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