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A Silverstone la possibilità di correre su un layout inverso non è mai stata un’opzione

L’organizzazione del tracciato di Silverstone ha ammesso che la possibilità di correre un Gran Premio al contrario non è mai stata presa in considerazione

Silverstone

L’organizzazione del Gran Premio di Gran Bretagna, in programma a Silverstone, guidata da Stuart Pringle ha escluso l’eventualità di correre sul medesimo tracciato sfruttando un layout inverso. Nei mesi scorsi si era infatti parlato anche di questa eventualità, apparsa peraltro abbastanza problematica soprattutto in relazione alla sicurezza. Ma sebbene pare le informazioni provenissero proprio dallo stesso promoter, adesso sono state smentite.

Alla fine infatti il tracciato di Silverstone ospiterà due appuntamenti in calendario già a partire da questa domenica con la successiva che ospiterà il “70th Anniversary Grand Prix”. L’amministratore delegato del tracciato di Silverstone ha ora spiegato l’impraticabilità di far correre la Formula 1 su uno dei layout alternativi di Silverstone: il Circuito Internazionale di quasi 3 chilometri e il Circuito Nazionale di circa 2,7 chilometri ma c’è anche il circuito Stowe di meno di chilometri e mezzo oppure rimaneva come possibilità l’inversione del senso di marcia sul canonico tracciato che ospita la Formula 1.

“Beh, non era un’idea molto seria perché a Silverstone non si può realmente correre al contrario”, ha detto Pringle ad Autosport. “Sono stato solo io a diffondere maliziosamente questa idea abbastanza velocemente, ma è stato fantastico perché è durato tre o quattro settimane e ha mantenuto il nostro nome là fuori! Disponiamo di un tracciato in cui non possiamo correre al contrario ma in realtà, se avessimo corso sul layout del Circuito Internazionale allora avremmo avuto soltanto la metà delle curve più belle. Di certo non puoi disporre improvvisamente di una nuova configurazione. Di certo non avremmo corso nemmeno sul Circuito Nazionale perché avremmo finito per farci girare la testa, quindi queste opportunità non sono mai state prese sul serio”.

Ipotesi 12 Gran Premi

Sappiamo bene che le condizioni sanitarie che si sono presentate quest’anno hanno fornito una visione differente nella gestione del calendario di Formula 1. Col doppio Gran Premio di Silverstone la Formula 1 avrà già disputato cinque GP e ne servono almeno otto affinché la FIA possa dichiarare la reale effettuazione del campionato mondiale. Con gli ingressi ulteriori, attualmente gli appuntamenti confermati sono 13 ai quali vanno aggiunti gli appuntamenti del Medio Oriente che probabilmente verranno annunciati nelle prossime settimane.

Lo stesso Stuart Pringle ha quindi proseguito ammettendo che tra l’organizzazione che gestisce il tracciato di Silverstone e la Formula 1 insistono delle continue negoziazioni, aggiungendo che nelle scorse settimane erano stati proposti addirittura dodici appuntamenti sullo stesso tracciato. “Daremo sicuramente il nostro massimo supporto, chiaramente entro i limiti della ragionevolezza. Ad un certo punto abbiamo pensato di rendere la pista disponibile per alcuni mesi, sembrava che non ci si potesse muovere da un Paese all’altro e la risposta è stata prendiamo i team italiani e quello svizzero, lo staff Pirelli e li portiamo tutti a Silverstone per un paio di mesi, così disputeremo 12 gare su questa pista e daremo anche la copertura televisiva”.

Ma ovviamente l’incognita noia è stata subito vagliata, visto che dodici appuntamenti su uno stesso tracciato avrebbero finito per mortificare completamente questo campionato: “è stato ipotizzato quasi subito che sarebbe stato un po’ noioso quindi abbiamo puntato a realizzare soltanto due appuntamenti” ha concluso Pringle.

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