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Fusione FCA-PSA: anche Manley conferma che non ci saranno ritardi

L’attuale CEO di FCA si allinea alle dichiarazioni recenti di Tavares

Nonostante in questi mesi si sia parlato poco della questione, la fusione tra FCA e PSA continua ad essere uno degli argomenti più importanti per il futuro dell’azienda italo-americana. Si tratta di un’operazione fondamentale che potrà permettere ai due gruppi di unire le forze e superare al meglio la crisi economica che ha colpito e continuerà a colpire il mercato automotive internazionale.

Nei giorni scorsi, abbiamo già riportato le recenti dichiarazioni di Carlos Tavares, futuro numero uno del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione e attuale CEO di PSA. Tavares ha nuovamente confermato l’importanza dell’operazione per entrambe le aziende ed ha ribadito che i tempi della fusione saranno rispettati, nonostante il recente intervento della commissione europea che ha avviato indagini approfondite sull’operazione stessa.

A supportare le parole di Tavares arrivano anche le nuove dichiarazioni di Mike Manley, attuale amministratore delegato di FCA ed ancora in cerca di un ruolo preciso all’interno del futuro gruppo (secondo diverse indiscrezioni, Manley potrebbe lasciare FCA poco prima della fusione per passare alla guida di un altro gruppo automotive come Jaguar Land Rover).

Manley ha confermato che “nei giorni scorsi la commissione europea ha avviato la Fase II dell’analisi sul progetto di fusione con un focus sul business dei veicoli commerciali leggeri in Europa. Questo esame non dovrebbe ritardare il completamento della nostra operazione. Entrambe le società continueranno a impegnarsi con la commissione europea con lo stesso spirito costruttivo che ha definito la nostra proposta fin dall’inizio”.

L’unico reale ostacolo alla conclusione dell’operazione di fusione tra FCA e PSA sembra davvero essere il business dei veicoli commerciali leggeri in Europa (con i due gruppi che hanno già una JV attiva, la Sevel). Secondo molti analisti e secondo gli attuali CEO di FCA e PSA, la questione legata ai veicoli commerciali potrà essere risolta nel corso dei prossimi mesi, permettendo all’operazione di fusione di concludersi in modo completo e senza obiezioni da parte delle autorità europee.

La rapida conclusione della fusione è fondamentale sia per FCA che per PSA. Le due aziende devono fare i conti con una crisi del mercato senza alcun precedente. Al momento, non ci sono reali assicurazioni che la crisi venga risolta velocemente e diventa sempre più importante unire le forze per superare le difficoltà andando ad abbattere i costi (FCA e PSA potranno sfruttare sinergie per 3.7 miliardi di Euro). Al momento, l’ipotesi più concreta in merito al completamento della fusione tra FCA e PSA vede nel primo trimestre del 2021 il periodo più probabile per la nascita del nuovo gruppo.

Manley conferma la ripresa delle attività di FCA

Con le dichiarazioni di oggi, Manley è anche intervenuto in merito alla ripresa delle attività di FCA in tutto il mondo. L’attuale CEO dell’azienda ha sottolineato che “la maggior parte degli stabilimenti di Fca di nuovo attiva e funzionante in tutte le regioni, nel quadro di un programma globale multi-livello di protocolli di salute e sicurezza”

Per quanto riguarda le attività produttive, al netto di alcuni stop legati alle difficili condizioni del mercato (come ad esempio a Cassino dove la produzione dei modelli Alfa Romeo sarà ferma per almeno due settimane ancora), tutti i principali stabilimenti di FCA sono tornati in piena attività. In Italia, alcuni siti lavorano a buon ritmo ed anche in Nord America le attività stanno tornando su livelli vicini a quelli pre-crisi.

Manley ha anche evidenziato che la rete di vendita internazionale di FCA è ripartita e che quasi tutti i rivenditori dovrebbero tornare in piena attività nel corso delle prossime settimane, in parallelo alla riduzione delle  misure restrittive in buona parte dei mercati internazionali. Per maggiori dettagli sulla questione sarà necessario attendere il prossimo futuro.

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