Fiat Chrysler Automobiles ha dichiarato giovedì che “continuerà a collaborare” con la Commissione europea, un giorno dopo che il commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager ha annunciato un’indagine approfondita sulla fusione proposta tra compagnia e rivale francese Peugeot. Secondo una dichiarazione dell’ufficio di Vestager, il sondaggio “valuterà attentamente se l’operazione proposta influirebbe negativamente sulla concorrenza” all’interno dell’Unione europea. Di particolare preoccupazione, afferma la nota, è il settore dei furgoni commerciali, in cui una delle due società è protagonista nella maggior parte degli stati dell’Unione Europea.
Il settore dei furgoni commerciali è sempre più importante visto l’aumento dei servizi di consegna a domicilio a seguito dell’epidemia globale di coronavirus. Giovedì, Fiat Chrysler ha rilasciato una dichiarazione in risposta allo sviluppo, affermando che entrambe le società avrebbero fornito alle autorità di regolamentazione le informazioni di cui avevano bisogno nello “stesso spirito costruttivo che ha definito la nostra proposta fusione sin dall’inizio”.
La dichiarazione ha aggiunto che “I preparativi per la fusione stanno procedendo come previsto”, rilevando che il collegamento proposto ha già ricevuto l’approvazione antitrust in diverse importanti giurisdizioni, tra cui Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti. L’ufficio di Vestager ha tempo fino a ottobre per decidere sulle sue indagini. Fiat Chrysler e PSA hanno dichiarato che il loro obiettivo è quello di finalizzare il piano di fusione entro il primo trimestre del prossimo anno.
Una volta completata la fusione, la società combinata produrrà 8,7 milioni di veicoli all’anno, abbastanza per essere il quarto costruttore automobilistico al mondo. La nuova società avrà un fatturato di quasi 170 miliardi di euro all’anno.
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