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Fiat Chrysler: Harald Wester mette in dubbio i test delle autorità nazionali

Fiat Chrysler
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Un rappresentante di Fiat Chrysler Automobiles ha messo in discussione i metodi di controllo dei governi nazionali che hanno riferito che alcune auto diesel dei brand del gruppo Fiat Chrysler emetterebbero gas nocivi ben oltre i limiti UE durante la guida su strada. “Non ho alcuna spiegazione per questi valori. Questi valori non dovrebbero esistere” ha detto Harald Wester, Chief Technical Officer di FCA, parlado oggi ai deputati europei nel corso di un’audizione a Bruxelles avvenuta lunedì 17 ottobre.

Fiat Chrysler: Harald Wester parla davanti ai deputati europei

Harald Wester ha detto che alcuni dei valori di emissione riportati dalle autorità nazionali erano “fantasiosi”. Egli ha pure dichiarato che le sue opinioni erano basate su una prima lettura dei dati. “Non ho informazioni sul test, sulle condizioni, sullo stato delle vetture”, ha detto ai deputati. Fiat Chrysler è stato oggetto di esame nell’ambito della vicenda Dieselgate. E’ stato il gruppo Volkswagen in Germania il primo ad ammettere di aver usato un software per barare sulle emissioni delle proprie vetture diesel nel mese di settembre del 2015.

Ciò ha spinto diversi stati dell’Unione Europea a testare quello che le auto emettono sulla strada anziché nelle prove di laboratorio di 20 minuti, che è il controllo che di solito le auto subiscono prima di ottenere la loro approvazione a livello UE. Il Motor Transport Authority federale tedesco (KBA) ha detto che un modello Fiat aveva usato un impianto di manipolazione illegale che smette di funzionare dopo 22 minuti, il tempo necessario per superare i test, cosa che la controparte italiana ha negato. Alla Commissione europea è stato chiesto di mediare tra i tedeschi e gli italiani, e Wester ha detto ai deputati della commissione d’inchiesta  sul Dieselgate che non poteva lasciare un commento, prima che il “processo di mediazione” fosse finito.

Ma lui ha detto che: “i nostri veicoli non sono assolutamente fuori norma, aggiungendo che le auto diesel di FCA sono “assolutamente nei limiti di quanto prevede la legge”. Nonostante i suoi commenti, diversi rapporti governativi hanno notato che il livello di emissioni di ossidi di azoto di modelli targati Fiat Chrysler Automobiles, come quelli di molti altri produttori di automobili, sono molto più alti rispetto ai limiti comunitari, quando la vettura viene guidata nel mondo reale, invece che durante il test predefinito di laboratorio della durata di 20 minuti.

Lo scorso aprile, il Ministero dei Trasporti tedesco ha detto in un rapporto che un modello Fiat Ducato ha emesso quattro volte la soglia comunitaria durante un test nel mondo reale quando la temperatura era tra 13  e 17 gradi all’aperto. Durante un test quando la temperatura esterna era scesa a 10 gradi, il valore era nove volte più alto. Un’Alfa Romeo Giulietta invece avrebbe emesso un valore 7,8 volte superiore a 7/ 8 gradi di temperatura esterna. Il Ministero dei Trasporti italiano, la cui relazione non è stata ancora pubblicata ufficialmente, ma è stato visto da EUobserver , ha anche detto che diversi modelli Fiat emettono nelle medesime condizioni più del doppio del limite legale.

Venerdì scorso (14 ottobre), l’Autorità olandese ha pubblicato un rapporto che ha messo in evidenza come un altro modello FCA, la Jeep Grand Cherokee, stava emettendo tra 6.9 e 12.2 volte superiori al limite. “Io non sono un filosofo, sono un ingegnere. Ho bisogno di sapere di più su ciò che è stato fatto a quali condizioni, vedere tutti i parametri e poi posso dare un giudizio finale “, ha detto Wester lunedì.  Il funzionario di Fiat Chrysler è sembrato visibilmente infastidito dalle molte domande dei deputati che ha cercato di schivare.

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Dieselgate
Dieselgate

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Il deputato liberale olandese Gerben-Jan Gerbrandy, che sarà uno dei co-autori della relazione della commissione d’inchiesta, ha chiesto a Wester se l’azienda sapeva che le sue auto emettessero più ossido di azoto dopo 22 minuti. Il membro italiano più attivo del comitato, Eleonora Evi, ha detto dopo l’udienza che ha visto un “costruttore di automobili che sta cercando di nascondere la sua responsabilità”.

“Sono molto arrabbiata”, ha dichiarato Evi, che è un membro del Movimento 5 Stelle, che siede con il gruppo euroscettico Ukip nel Parlamento Europeo.Per l’Europarlamentare le risposte di FCA erano “troppo vaghe”, e che la società ha cercato di “confondere” i deputati. “Abbiamo anche un sacco di cose buone da mostrare”, ha detto Evi sulla capacità industriale italiana.”Ma oggi non è stata una bella giornata per l’Italia”.

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