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Alfa Romeo Giulia, tutti i segreti della nuova trazione integrale Q4

giulia q4

L’Alfa Romeo Giulia in versione “Veloce” sarà presentata al salone di Parigi, che aprirà i battenti questo sabato 1° ottobre. L’allestimento sportivo, che colma il divario fra la Giulia “normale” e la Quadrifoglio non sarà l’unica novità. Debutteranno, infatti, anche i nuovi motori diesel e benzina rispettivamente un 2.2 litri da 210 cavalli e un 2 litri da 280 cavalli abbinabili alla nuova trazione integrale Q4.

Proprio quest’ultimo sistema, in grado di rendere la vettura integrale a tutti gli effetti, a discapito del Q2 che è invece un differenziale autobloccante posteriore, differisce radicalmente da quello che è stato fino ad oggi il Q4 di Alfa Romeo. Il meccanismo originale fu introdotto nel 1992 sulla 155 (ma equipaggiò anche la 156 e la 159) ed era di derivazione Lancia, precisamente si trattava di una evoluzione dell’eccellente schema di trasmissione della Delta Integrale. La trazione era integrale permanente, affidata a tre differenziali e ai rispettivi assi con una ripartizione finale della coppia 43-57.

Il nuovo Q4 è concettualmente opposto a quello che equipaggiava le antenate della Giulia. Sviluppato con Maserati, si tratta di un sistema sofisticato che in condizioni normali trasferisce il 100% di coppia al retrotreno della vettura.  In condizioni difficili, la motricità viene trasferita all’asse anteriore fino ad un massimo del 60%, in modo da conservare il comportamento equilibrato e marcatamente sportivo della media del biscione.

alfa romeo giulia

Montata direttamente sul cambio, la nuova trazione integrale viene attuata da una frizione multidisco controllata elettronicamente, garantendo trasferimenti di motricità praticamente istantanei: si parla di circa 100 millisecondi come tempo di risposta. Tutto è gestito dall’elettronica che tramite diversi sensori, quali ad esempio accelerometri e torsiometri montati su alberi, sterzo e ruote, è in grado di verificare istantaneamente angolo di imbardata, velocità, angolo di sterzata, potenza in uscita e pattinamento delle ruote posteriori. Il tutto è subordinato alla modalità di guida selezionata, dalla più sportiva modalità “Dynamic” (“Race” per la Quadrifoglio) alla più parca ed efficiente “Advanced Efficiency“.

La nuova trazione integrale Q4 è in definitiva un’enorme passo in avanti rispetto ai sistemi del passato e garantisce performance e soprattutto consumi migliori. Nello specifico la riduzione dei consumi è frutto di un lavoro di affinamento accurato nella gestione ma soprattutto nella realizzazione della meccanica, che ha portato a contenere in soli 60 kg l’aggravio di peso rispetto alle normali versioni a due ruote motrici.

La gamma Giulia avrà così finalmente un’offerta ampia e per tutti i gusti, in attesa del completamento definitivo che avverrà con la versione Q2 e, probabilmente, Sportwagon. Lo stesso schema meccanico sarà ovviamente disponibile sullo Stelvio, primo suv di taglia media del marchio di Arese,  che verrà svelato a metà novembre al salone di Los Angeles.

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