Il Ministero dei Trasporti ha confermato quanto riportato nel decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 n°18 a proposito della revisione periodica obbligatoria. In particolare, fino al 31 ottobre 2020 è possibile circolazione con veicoli da sottoporre a revisione entro il 31 luglio 2020.
Ciò significa che tutti i veicoli con revisione già scaduta oppure con revisione in scadenza a marzo, aprile, maggio, giugno e luglio di quest’anno, dovranno essere sottoposti a revisione entro il 31 ottobre 2020. Quindi, tutti gli automobilisti potranno circolare con la propria vettura, dotata di revisione scaduta, fino al 31 ottobre senza andare incontro a multe.

Il decreto Cura Italia permette la circolazione anche delle auto con revisione scaduta da un pezzo
Diego Brambilla, vicepresidente di Aicc (Associazione ispettori centri di controllo), ha fatto notare però che il decreto Cura Italia permette la circolazione anche di quelle auto con revisione scaduta da tantissimi anni.
Veicoli che dovrebbero restare parcheggiati in garage oppure non viaggiare su strade pubbliche, possono essere utilizzati senza problemi. Dunque, Brambilla ritiene che si tratti di una norma alquanto discutibile dato che le auto che viaggiano con revisione scaduta da tantissimo tempo non sono assolutamente sicure.
Il vicepresidente di Aicc fa notare, inoltre, che le misure previste nel decreto nel bel mezzo della piena emergenza da coronavirus sono rimaste in vigore quando ormai la pandemia non è così grave come prima. Sarebbe opportuno applicare delle modifiche, spiega Diego Brambilla.