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FCA: sindacati soddisfatti per la ripresa in sicurezza delle attività a Melfi

Da questa settimana riprendono le attività di ricerca e sviluppo nello stabilimento lucano

Jeep Compass stabilmento Melfi

Dopo il lungo stop legato alle restrizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus, in questa settimana sono riprese le attività nello stabilimento FCA di Melfi, uno dei punti di riferimento di tutte le operazioni italiane dell’azienda e sede di produzione delle Jeep Renegade e Compass (in arrivo anche in versione plug-in hybrid) e della Fiat 500X, tre dei modelli più venduti del gruppo in Europa.

Al momento, nel rispetto dei recenti provvedimenti governativi sulle attività non essenziali, la produzione di nuovi veicoli a Melfi è ferma ma sono riprese le attività di Ricerca & Sviluppo ed, in particolare, i collaudi delle nuove versioni ibride di Compass e Renegade, già ordinabili in concessionaria con le “First Edition” ed attese al debutto in concessionaria (almeno stando alle tempistiche previste prima della pandemia) entro la fine del primo semestre.

La ripresa delle attività a Melfi segna anche l’avvio dei protocolli di sicurezza per i lavoratori, frutto dell’accordo stipulato la scorsa settimana tra FCA e sindacati. In tale accordo vengono definite tutte le norme da seguire per massimizzare la sicurezza dei lavoratori andando a ridurre al minimo il rischio di contagio. Per ogni lavoratore c’è un apposito kit di sicurezza e l’azienda seguirà dei protocolli specifici per il distanziamento sociale e per la sanificazione delle strutture.

La ripresa delle attività a Melfi rappresenta una prima “prova generale” in vista della ripresa delle attività produttive in vari stabilimenti di FCA in Italia che dovrebbe avvenire a partire dal prossimo 4 maggio (salvo ulteriori proroghe delle misure restrittive fissate dal Governo per limitare la diffusione del Coronavirus in Italia). Questa “prova generale” è stata accolta in modo positivo dai sindacati.

Ugl Basilicata ha così commentato la ripresa dei lavori: “L’Ugl metalmeccanici ne prende atto responsabilmente che i lavoratori entrano in fabbrica sereni dotati dei massimi livelli di protezione: auspica, come sostenuto anche dalla federazione nazionale dell’o.s. metalmeccanici, sempre che ci siano le condizioni garanti per la salute di tutti i dipendenti, che l’avvio di altre linee possano avvenire il prima possibile”

In vista della ripresa delle attività produttive, che coinvolgeranno molti più lavoratori (per le attività di ricerca e sviluppo vengono coinvolti circa 100 addetti), sarà però necessario effettuare ulteriori verifiche: “il sindacato in queste ore sta anche verificando se il Co.Tra.B. (Consorzio Trasporti Aziende Basilicata) sia pronto e nelle ottimali condizioni per l’avvio trasporti dei dipendenti e se ha seguito le normative sanitarie su tale situazione dei lavoratori prevista dal Governo dove auspichiamo che a breve si possa avviare la fase produttiva”

Jeep Renegade e Compass 4xe First Edition

Ripresa a inizio maggio per almeno tre stabilimenti italiani di FCA

La ripresa produttiva ad inizio del mese di maggio dovrebbe coinvolgere almeno tre stabilimenti di produzione di FCA, ovvero Mirafiori, Melfi e la Sevel di Atessa dove vengono realizzati tre modelli “prioritari” per l’azienda (la nuova 500 elettrica, la Compass, in arrivo in versione ibrida, e il Ducato, in arrivo in versione elettrica).

Nel corso dei prossimi giorni, inoltre, dovrebbero riprendere le attività di collaudo e ricerca e sviluppo in diversi altri stabilimenti italiani dell’azienda. Per quanto riguarda la ripresa delle attività produttive, invece, sarà necessario attendere le novità in arrivo dal Governo e dai vari enti locali in merito alla possibilità di riprendere con quelle che sono le attività “non essenziali”.

Ricordiamo, infatti, le operazioni di collaudo e le attività di ricerca e sviluppo (in corso a Mirafiori e Melfi) rientrano un codice ATECO incluso nell’elenco delle attività autorizzate anche durante questo periodo d’emergenza. Per quanto riguarda la produzione di veicoli, invece, sarà necessario attendere l’inizio del mese di maggio.

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, non tutti gli stabilimenti di FCA dovrebbero riprendere le attività ad inizio maggio. Ad esempio, a Cassino la chiusura produttiva potrebbe essere prolungata. Lo stabilimento laziale, infatti, potrebbe restare chiuso sino a fine maggio grazie all’utilizzo di cassa integrazione ordinaria da affiancare a quella in deroga che scadrà a metà maggio.

Ulteriori aggiornamenti sulla questione arriveranno, in ogni caso, in queste ultime due settimane di aprile. Continuate a seguirci per tutte le novità.

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