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Formula 1: Jean Todt lascerà la sua posizione di presidente della FIA

Il dirigente della FIA parla del futuro della F1 vista l’emergenza coronavirus

Todt

Durante un’intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport, Jean Todt, attuale presidente della FIA, ha parlato del suo futuro e sulla situazione attuale che sta sconvolgendo il settore automotive e soprattutto la Formula 1. Innanzitutto, ha precisato che lascerà il suo incarico alla conclusione del terzo mandato prevista per il 2021.

In particolare, il presidente della FIA ha dichiarato: “Nonostante io ami quello che faccio ed ho tanta passione ed energia per questo, anche se dovessero chiedermelo, non cambierò gli statuti. Quindi nessuna scappatoia, nessuna volontà di proseguire in un ruolo tanto importante quanto ingombrante“.

Jean Todt
Jean Todt e Michael Schumacher

Jean Todt: la carica di presidente della FIA durerà fino al 2021

Sempre durante la stessa intervista con il famoso magazine tedesco, Jean Todt ha parlato della diffusione del coronavirus che sta colpendo tutto il mondo. “Abbiamo creato un team di crisi che si riunisce per via telematica a distanza di pochi giorni. Discutiamo su come possiamo contribuire al mondo, adesso e anche dopo la crisi, perché anche in questo caso ci saranno conseguenze. È tempo di pensare, di riorganizzare i valori, di stabilire le priorità”.

Il dirigente della FIA ha continuato dicendo: “Ora stiamo realizzando per la prima volta quanto siamo vulnerabili. Fino ad oggi abbiamo vissuto troppo spesso nella nostra bolla, trascurando ciò che sta accadendo nel mondo. È anche tempo di renderci conto che abbiamo l’opportunità unica di cambiare le cose che ci sono sfuggite di mano e raddrizzarle di nuovo. In un certo senso la crisi può essere vista come un’opportunità, ma è importante trarre le giuste conclusioni e fare i passi giusti. Stiamo parlando del futuro. A volte è meglio impiegare una settimana in più per prendere le decisioni giuste“.

Jean Todt Ferrari

La Formula 1 è impegnata in prima linea per affrontare meglio questa emergenza molto grave. Tuttavia, Todt ha precisato che non è la prima volta che la massima competizione automobilistica è interessata a questo tipo di spiacevoli eventi.

Il presidente della FIA ha concluso affermando: “Questa situazione sta mostrando tutta la vulnerabilità dell’essere umano. Quattordici anni fa, con un gruppo di amici tra cui Michael Schumacher, ho fondato un istituto che oggi ricerca malattie e lesioni al cervello e alla colonna vertebrale, con circa 700 specialisti. Ci prendiamo cura di malattie conosciute, che erano sconosciute nei dettagli e lo sono ancora. Fortunatamente, ciò non influisce sull’intera popolazione come accade oggi con il Coronavirus. Spero che la crisi apra gli occhi della gente. Bisogna essere umili e mostrare responsabilità. Viviamo in un mondo in cui enormi somme vengono investite in armi nucleari, possiamo volare sulla luna, sviluppiamo auto autonome, ma comprendiamo ancora troppo poco di noi stessi: ora affrontiamo un virus in gran parte sconosciuto che viaggia e infetta il mondo senza accorgersene. Spero che tutti capiscano i segni e stabiliranno priorità diverse in futuro“.

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