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Decreto Cura Italia: bufale patente e revisione

Il provvedimento è in Gazzetta Ufficiale. Ma è scritto con linguaggio burocratico e ci sono alcuni problemi di interpretazione

corona controlli

Decreto Cura Italia: occhio alle bufale su patente e revisione che trovate sul web. Il provvedimento è stato preso per l’emergenza coronavirus. Però gli esperti e le associazioni di categoria lo stanno leggendo: è scritto con linguaggio burocratico e ci sono alcuni problemi di interpretazione.

Decreto Cura Italia: mistero sulle date delle patenti

Ci sono siti che dicono, in fatto di decreto anti-Covid19: patenti valide dopo la scadenza sino a fine giugno 2020. Ma è così? In realtà, il decreto è interpretabile in varie maniere. Forse, le patenti scadute dal 31 gennaio al 15 aprile 2020 saranno prorogate fino al 15 giugno 2020. Oppure tutte le patenti già scadute o che scadranno continueranno a valere fino al 31 agosto 2020. Non si sa: serve una circolare ministeriale. Mentre il permesso provvisorio di guida varrà fino al 30 giugno 2020, qualora la commissione medica locale non possa riunire per l’accertamento sanitario. Viene prorogato al 30 giugno 2020, per il trasporto sul territorio nazionale, la CQC (Carta di qualificazione del conducente) che scade in un periodo compreso fra il 23 febbraio e il 29 giugno 2020.

Quali regole per la patente

Ricordiamo che le patenti di guida delle categorie AM, A1, A2, A, B1, B e BE sono valide per dieci anni; qualora siano rilasciate o confermate a chi ha superato il cinquantesimo anno di età sono valide per cinque anni ed a chi ha superato il settantesimo anno di età sono valide per tre anni. I titolari delle patenti di guida, al compimento dell’ottantesimo anno di età, rinnovano la validità della patente posseduta ogni due anni.

La validità della patente è confermata dal competente ufficio centrale del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, che trasmette per posta al titolare della patente di guida un duplicato della patente medesima, con l’indicazione del nuovo termine di validità.

Revisione: che caos

Nulla si sa sulla revisione periodica obbligatoria: ogni 4 anni dalla prima immatricolazione; ogni 2, dopo. Ma il decreto Cura Italia cosa dice per la revisione? Mistero. Secondo l’Aicc (l’associazione che raccoglie i centri collaudo), i veicoli con revisione che scade entro il 31 luglio 2020 circolano in regola fino al 31 ottobre 2020. Problema: tutti i mezzi? O solo quelli pesanti? E le auto? Ricordiamo che chiunque circola con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di 173 euro.

Questa sanzione è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti. L’organo accertatore annota sul documento di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione. È consentita la circolazione del veicolo al solo fine di recarsi per la prescritta revisione. Al di fuori di tali ipotesi, nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell’esito della revisione, si applica la multa di 2.002 euro 8.009.

Pericolo rivalsa

Chi abbocca alle bufale e alle fake news (anche di siti importanti) rischia grossissimo. Chi circola senza patente valida o senza revisione, e causa un incidente, paga di tasca propria i danni. Se il sinistro provoca lesioni o morti, ballano milioni di euro. Tutto per una maledetta fake news.

Rc auto: che cosa cambia

Le polizze Rc auto saranno valide per un mese dopo la scadenza, anziché gli attuali 15 giorni. Lo prevede il decreto Cura Italia. Fino al 31 luglio, il termine entro cui l’impresa di assicurazione è tenuta a mantenere operante la garanzia prestata con il contratto assicurativo fino all’effetto della nuova polizza, è prorogato di ulteriori quindici giorni. Inoltre, i termini per l’offerta di risarcimento in caso di incidente, quando necessario un perito o un medico legale, vengono prorogati di ulteriori 60 giorni.

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