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Fiat Chrysler crolla in Borsa

Fiat Chrysler Automobiles (FCA) questa mattina ha perso il 4,32% alla borsa di Milano

Fiat Chrysler

Il gruppo italo americano Fiat Chrysler Automobiles (FCA) questa mattina ha perso il 4,32% alla borsa di Milano, a 11,56 euro, a seguito del FTSE MIB, l’indice di punta italiano, che ha perso il 4,70% . Tutti i valori italiani soffrono a causa dello scoppio nel paese della recente epidemia di coronavirus nel paese, dove ora ci sono più di 230 infetti e 7 decessi. Il nord Italia, dove il produttore è molto affermato, è il più colpito. Il governo ha reagito annunciando la quarantena di una dozzina di città e accorciando il carnevale di Venezia. FCA ha motivo di essere un po’ più preoccupata per la diffusione dell’epidemia. Il produttore, come i suoi concorrenti, soffre già delle misure adottate in Cina e del blocco quasi generale dell’economia del paese.

All’inizio del mese, Fiat Chrysler aveva persino avvertito che una delle sue fabbriche europee sarebbe stata costretta a chiudere se la situazione fosse continuata. Una chiusura che potrebbe benissimo avvenire più rapidamente del previsto e che probabilmente interesserebbe una o anche più delle sue fabbriche in Piemonte, vicino alle regioni più colpite, se la situazione peggiorasse nel Paese.

FCA ha svelato i suoi cupi risultati del 2019 il 6 febbraio, dal momento che il gruppo ha realizzato un utile netto di 2,7 miliardi di euro l’anno scorso, in calo del 19% rispetto al 2018 e un fatturato in calo del 2%. Anche il numero di veicoli venduti è sceso del 9% a 4,41 milioni di unità. L’amministratore delegato Mike Manley è stato ottimista per il futuro, grazie in particolare alle sinergie che FCA intende derivare dalla fusione con PSA. Ma è chiaro che le ambizioni del produttore italiano all’inizio del 2020 hanno molto a che fare con questo.

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