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Bollo auto controllato dal Tutor: è vero?

Fa presa sul web una fake news di un quotidiano. È tutto falso e pericoloso

C’è una bufala che scorrazza sul web da anni: bollo auto controllato dal Tutor. La tassa di proprietà della macchina, da pagare alla Regione, sarebbe verificata dal sistema che monitora la velocità media in autostrada. Lo ha detto un quotidiano su Internet. Lo hanno ripreso diversi forum, tuttora online. Una fake news eterna.

I Tutor controllano targhe e la relativa tassa automobilistica regionale?

Il Tutor multa chi viaggia troppo veloce. Fa solo quello. Non è omologato a controllare le Rc auto, le revisioni. La legge c’è, ma manca il decreto attuativo ormai da una decina di anni. E comunque, se e quando il decreto attuativo arriverà, mai e poi mai il Tutor controllerà il bollo auto. La legge non parla di bollo auto.

Tassa automobilistica: ci pensa la Regione

È invece la Regione a fare i controlli da sé. Può inviare ingiunzioni di pagamento e può avvalersi di un ente di riscossione interno o esterno, chiedendo anche gli interessi per gli arretrati. Dire che il Tutor controlla il bollo auto è una sciocchezza pericolosa. Ci sono evasori del bollo che potrebbero cercare in ogni modo di scansare il Tutor, oscurando la targa o con altri trucchi che trovano sul web. Comportamenti pericolosi per la sicurezza stradale. Peccato che quel quotidiano non abbia mai fatto ammenda e non abbia mai chiesto scusa. Niente di male se si sbaglia: succede a tutti. Il guaio è se, lanciata la fesseria sul web, non la si cancella.

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