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Fusione FCA-PSA: il Governatore della Basilicata non teme la chiusura dello stabilimento di Melfi

L’avvio della produzione della Jeep Compass e le nuove ibride rappresentano il futuro di Melfi

Stabilimento FCA Melfi

Uno degli argomenti centrali della fusione tra FCA e PSA è rappresentato dalla possibile chiusura di alcuni stabilimenti italiani del gruppo che, da oramai molto tempo, lavorano ben al di sotto delle loro capacità produttive. Dopo aver acquistato Opel, infatti, il gruppo PSA ha avviato una drastica riduzione della forza lavoro collegata alla casa tedesca facendo temere il peggio anche per il futuro dopo la fusione con FCA. Si tratta, chiaramente, di una situazione completamente differente e entrambi i gruppi hanno confermato di non voler chiudere alcun stabilimento (anche se non ci sono conferme sui livelli occupazionali).

Nel frattempo, lo stabilimento FCA di Melfi è stato il primo a registrare l’arrivo degli investimenti del “Piano Italia” di FCA e, per il suo futuro, può essere abbastanza tranquillo. Anche Vito Bardi, attuale Governatore della regione Basilicata, ha ribadito di non vedere rischi per il futuro di Melfi. Nel corso di una serie di dichiarazioni pubbliche rilasciate a margine di un evento a Bruxelles, infatti, Bardi ha ribadito di non temere una possibile chiusura per lo stabilimento di Melfi.

Per il Governatore lucano “portare la ricerca a Melfi in questo settore ha risolto anche delle problematiche, per cui la cassa integrazione che prima era alle porte ha trovato possibilità di essere sospesa per via dell’investimento di FCA nella ricerca“. Le forze politiche locali, dopo gli allarmi dei mesi scorsi, guardano con fiducia agli investimenti di FCA e Melfi ed alla possibile ricaduta positiva sui livelli occupazionali a lungo termine.

Jeep Compass stabilmento Melfi

Per i sindacati serviranno ancora nuovi investimenti per la piena occupazione

Secondo diverse fonti sindacali, per ottenere la piena occupazione nello stabilimento di Melfi serviranno nuovi investimenti. I progetti previsti dal “Piano Italia”, ovvero l’avvio della produzione della Jeep Compass e le nuove varianti ibride della Compass e della Renegade, non saranno sufficienti a colmare le potenzialità dello stabilimento.

Le prime stime parlano di una copertura dell’80% delle capacità di Melfi e se non dovessero arrivare nuovi investimenti ci sarà la concreta possibilità di dover fare i conti con centinaia di esuberi. Specifichiamo, infine, che FCA, per ora, non prevede l’avvio della produzione di nuovi modelli a Melfi ma solo il rinnovamento dei modelli già in produzione con il debutto delle nuove motorizzazioni mild hybrid per Renegade, Compass e 500X, i tre modelli prodotti a Melfi.

I nuovi investimenti per il futuro di Melfi potrebbero arrivare esclusivamente dopo il completamento della fusione tra FCA e PSA, processo che dovrebbe concludersi nel corso del 2021. Sino ad allora, difficilmente FCA avvierà ulteriori investimenti oltre a quelli già previsti dal “Piano Italia” che, come detto, non include l’arrivo di nuovi modelli a Melfi. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sul futuro dello stabilimento.

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