Un’officina ufficiale Audi copre una perdita d’olio con “un pezzo di silicone”

Ippolito V
“Una perdita d’olio e passa tutto!”: la storia dell’acquirente di questa Audi Q7 vi provocherà un naturale sdegno
Audi Q7

Ángel Gaitan, celebre meccanico di Tik Tok e proprietario di GT Automoción, porta all’attenzione popolare una storia che vi lascerà di… stucco. La star del web è venuta, infatti, a sapere delle sfortunate vicende affrontate da un’Audi Q7. Che poi la parola sfortuna non rende nemmeno tanto bene l’idea, sicché dietro c’è la negligenza del venditore. Purtroppo, in certi casi capita di imbattersi in soggetti poco raccomandabili ed è quanto occorso al malcapitato di turno.

L’assurda scoperta di un acquirente dell’Audi Q7

Audi Q7 proprietario

Ma procediamo per gradi, onde evitare di perdere dei passaggi fondamentali. L’Audi Q7 protagonista è stata acquistata presso la concessionaria di Salamanca. Allora contava poco più di 130 mila chilometri percorsi. Eppure, i sensori avevano cominciato a dare dei grattacapi, provocando il tanto ovvio quanto comprensibile sconcerto del cliente. A tal proposito, spiega di esserne rimasto allibito e di aver comunque tentato di porvi rimedio. Dunque, ha portato l’auto a Bilbao sotto la garanzia della Casa dei Quattro Anelli. Eppure, nemmeno l’intervento degli operatori ha permesso di risolvere la criticità. E se pensate che sia il peggio vi sbagliate: quello sarebbe arrivato al conseguimento dei 160 mila km.

Allora l’utente ha riportato un guasto, ragion per cui è servito smontare il motore. E lì è venuta fuori la ben poco gradita scoperta: il meccanico Audi aveva messo in precedenza mano sul mezzo, applicando del silicone un pennello in modo da camuffare le perdite d’olio. La rabbia del conducente è cresciuta in misura esponenziale una volta appreso che il silicone era presente fin dal momento in cui ha comprato l’Audi. Ormai con i nervi a fior di pelle, ha provato a mettersi in contatto col Costruttore, invano.

L’atteggiamento del personale della concessionaria Audi Salamanca ha messo ancor più a dura prova la pazienza dell’acquirente, giacché – spiega Gaitan – nessuno si è preso la briga di dare spiegazioni in merito. Da un’ora e mezza stava cercando di interpellare un operatore, senza successo. Alla fine, dopo aver ricevuto continue chiamate, il titolare del centro ha risposto negando in toto le accuse.

La riluttanza ad assumersi le responsabilità è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A conti fatti, l’uomo ha dovuto scucire 5.400 euro di tasca propria per una completa riparazione e nessuno lo ha rimborsato. Abitando a circa 300 km di distanza dalla concessionaria, hanno pensato di cavarsela mettendoci un po’ di stucco, ma alla fine la verità viene sempre a galla, ha dichiarato, amareggiato, l’acquirente.

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