Tesla: il progetto segreto per le sue auto elettriche

Ippolito V
Tesla interni

Tesla sarebbe in procinto di introdurre un’app store per i programmi di terze parti e un indizio lo attesterebbe. Da anni la Casa texana parla di averlo in serbo e forse questa è la volta buona. In tal caso, l’idea potrebbe cambiare in maniera radicale l’apparato multimediale della compagnia. I titolari di un account ufficiale possono trovare una nuova opzione in “Sicurezza”, chiamata “Gestisci app di terze parti”. Attualmente la pagina è vuota, ma essendo selezionabile deve esserci una novità in proposito. Se la tesi si rivelasse corretta, il Costruttore realizzare uno storico proposito. La società si è sempre distinta in tal proposito dal trend consolidato di appoggiarsi ad Android Auto ed Apple CarPlay.

Tesla, la sfida agli altri produttori: uno store di app esclusivo per le sue auto elettriche

Tesla

Non ha mai previsto la connettività e l’implementazione di un kit di sviluppo software (SDK) avrebbe una logica di fondo. Le potenzialità sarebbero illimitate, dalla consultazione delle mappe a indicazioni sullo stato di carica della batteria, a un resoconto dettagliato circa il comportamento al volante. E quelle appena elencate costituiscono giusto alcuni degli eventuali sviluppi. Ciò costituirebbe, oltretutto, un modo di distinguersi dagli altri produttori di bev. Le ambizioni di cambiare la mobilità da sempre decantate dai portavoce ufficiali troverebbero l’ennesima conferma.

Comunque, le sfide da affrontare non sarebbero né poche né semplici da affrontare. Gli utenti Android sanno benissimo cosa intendiamo, in quanto è complicato far funzionare l’applicazione su dispositivi diversi. Fattori quali le dimensioni del display, il set di hardware e la velocità dei dati tendono a modificare in misura drastica le performance delle app rilasciate da terzi parti in relazione al modello. Dunque, la Tesla avrà l’onere di fissare dei precisi requisiti tecnici da osservare a carico delle compagnie di sviluppatori per creare un’esperienza comune. Lo farà? E chi può dirlo…

Tesla

La società non dispone di un dipartimento addetto alle pubbliche relazioni; perciò, la stampa specializzata non ha l’opportunità di interfacciarsi direttamente con il brand, salvo in particolari occasioni. Di conseguenza, certe domande sono destinate a rimanere senza risposta, fino al test diretto sul campo. L’indizio raccolto dagli utenti lascia presagire che non dovrebbe mancare troppo tempo.

Le proposte appaiono interessanti sulla carta, anche perché nessuna Casa ha mai osato tanto. Se un’azienda si sarebbe potuta imbarcare quella era sicuramente Tesla, visto il grande rilievo attribuito alle dotazioni hi-tech. Degli aggiornamenti ne riceveremo forse nelle prossime settimane. Fino ad allora è aperto il dibattito sui social, anche e soprattutto su Twitter, dove Musk, proprietario della piattaforma, risponde spesso alle domande degli internauti.

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