Ecco chi userà la nuova super batteria di CATL

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Il prodotto è stato di recente protagonista all’IAA Mobility 2023
BATTERIA AUTO ELETTRICA CATL LFP

La super batteria Shenxing di CATL, che è stata di recente protagonista all’IAA di Monaco di Baviera, ha già i suoi due primi clienti, naturalmente cinesi. Si tratta di Avatr e NETA, che hanno deciso ancora una volta di sfruttare a fondo i vantaggi derivanti dalle sinergie con le altre aziende del Dragone operanti nella filiera produttiva delle auto elettriche.

La notizia era stata mantenuta segreta sino ad oggi, nonostante il fatto che l’accordo in questione risalga ormai ad alcuni mesi fa. Era comunque una notizia la quale poteva essere facilmente messa in preventivo. Avatr, infatti, è in pratica una joint venture tra la stessa CATL, Nio e Changan. E la stessa NETA ha dal canto suo un rapporto ormai consolidato con il produttore di batterie elettriche, avendo stretto una collaborazione in tal senso già a partire dal 2021.

Saranno quindi questi i primi due marchi che si gioveranno delle caratteristiche di un prodotto che ha destato notevole curiosità nel corso della kermesse bavarese. Anche se non è illogico prevedere che ne seguiranno altri, alla luce delle proficue collaborazioni che sono già state varate da CATL con brand non solo asiatici, ma anche occidentali.

Shenxing CATL

CATL ShenXing: di cosa si tratta

La super batteria LPF è stata oggetto di discussione già nel corso del salone dell’auto svoltosi di recente a Monaco di Baviera. A destare curiosità era stata soprattutto la capacità di ricarica annunciata in quella occasione, pari a 4C, ovvero quattro volte la potenza in kW rispetto a quella in kWh. A detta dell’azienda cinese, sarebbe quindi possibile procedere ad una ricarica in termini di autonomia sino a 400 chilometri tale da risolversi nel breve giro di dieci minuti.

CATL, in particolare, già nel corso della presentazione in anteprima della batteria Shenxing, aveva affermato che per conseguire un risultato simile la stessa va ad utilizzare una combinazione di ioni veloci e tecnologia del catodo di rete elettronica. Si tratta in pratica di una nuova formula di elettrolita superconduttore e di un materiale catodico LFP nanocristallizzato in maniera pressoché completa.

Al tempo stesso, per ora si tratta delle uniche notizie effettive che sono state rilasciate da CATL, insieme alla specificazione che si tratta di un prodotto basato su celle con chimica LFP. Mancano infatti non solo il riferimento alla vettura che sarebbe in grado di conseguire un risultato di questo genere, ma anche un qualsiasi accenno ai consumi effettivi. Presumibilmente, notizie in tal senso dovrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane.

A chi potrebbe essere destinata la nuova batteria di CATL

Quando in agosto CATL ha presentato Shenxing, da più parti era stata avanzata l’ipotesi che la sua nuova batteria potesse rappresentare una soluzione ottimale per il nuovo veicolo economico prospettato da Tesla, il quale dovrebbe vedere il suo prezzo attestarsi intorno ai 25mila euro. Un’ipotesi del tutto ragionevole e considerata fondata da molti addetti ai lavori.

Shenxing CATL

Dopo la diffusione della notizia relativa ad Avatr e NETA, le indiscrezioni hanno però ricominciato a circolare con forte insistenza. L’ipotesi maggiormente accreditata al momento è quella che vorrebbe il nuovo prodotto montato su nuovi modelli, piuttosto che su quelli già in commercio.

Un aspetto interessante, all’interno della discussione, è quello rappresentato dalla realizzazione di Shenxing. Se già si sa che sarà oggetto di produzione nei siti CATL posizionati all’interno del territorio cinese, la stessa azienda ha già avanzato con forza l’ipotesi di produrla anche in Europa. In particolare, sarebbero gli stabilimenti di Germania e Ungheria a giovarsi in maniera rilevante di questa decisione.

Inoltre, proprio il fatto che in tal modo sfuggirebbe in qualsiasi caso ad eventuali dazi decisi dalla Commissione europea, nel caso in cui la commissione d’inchiesta sui prezzi troppo bassi delle auto cinesi dovesse riscontrare violazioni alle leggi sulla concorrenza, spingerebbe l’ipotesi di una sua adozione da parte di molti marchi occidentali. Come del resto già accade al momento per le batterie che CATL fornisce a Tesla, Fisker e Mecedes-Benz, che si aggiungono a Geely, Chery e SAIC Motor.

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