Dacia contro le regole Ue: “Serve un’auto semplice, non uno smartphone su ruote”

Secondo il CEO di Dacia, l’obiettivo dev’essere quello di riportare il focus su ciò che conta davvero: rendere l’auto nuova un’opzione accessibile
dacia duster dacia duster

Il numero uno di Dacia, Denis Le Vot, ha recentemente espresso una dura critica nei confronti dell’attuale direzione intrapresa dall’industria automobilistica. In un’intervista concessa al magazine britannico Autocar, l’amministratore delegato ha puntato il dito contro l’eccessiva complessità, l’ipertecnologizzazione e l’aumento ingiustificato delle dimensioni nei veicoli di nuova generazione.

Advertisement

Le Vot ha messo in discussione l’efficacia e la sostenibilità delle politiche ambientali e di sicurezza promosse dall’Unione Europea, sottolineando la necessità di una revisione che tenga conto della realtà quotidiana degli automobilisti. Secondo il CEO di Dacia, la corsa a integrare display giganti, software avanzati e dotazioni elettroniche costose ha prodotto auto sempre più ingombranti, care e lontane dalle esigenze pratiche delle persone comuni.

dacia duster
Advertisement

“È davvero sostenibile usare una tonnellata e mezzo di metallo e schermi per andare a prendere il pane o accompagnare i figli a scuola?”, ha domandato provocatoriamente Le Vot, evidenziando come il crescente peso delle vetture stia aumentando i consumi, invece di ridurli. A suo avviso, questa deriva ha contribuito alla scomparsa dal mercato di modelli compatti ed economici, penalizzando chi cerca veicoli semplici, efficienti e alla portata di tutti.

Il numero uno di Dacia ha inoltre criticato le normative Ue che rendono obbligatori alcuni sistemi di assistenza alla guida, come il mantenimento attivo della corsia, ritenuti costosi e poco rilevanti nell’uso quotidiano, ma capaci di far lievitare i prezzi senza reali benefici per la sicurezza.

dacia duster

Secondo il CEO di Dacia, l’obiettivo dev’essere quello di riportare il focus su ciò che conta davvero: rendere l’auto nuova un’opzione accessibile, anche per chi vuole semplicemente sostituire un vecchio modello con uno a basse emissioni. Una visione che, pur andando controcorrente rispetto al trend hi-tech dominante, sta ottenendo il sostegno crescente di altri big del settore, come Renault e Stellantis. Insieme, chiedono una svolta normativa che tenga conto della sostenibilità ambientale, sì, ma anche della giustizia economica per i cittadini europei. L’innovazione non può più essere un privilegio.

X