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Seggiolini salvabebè, 3 pericoli 

Occhio ai dispositivi con autocertificazione: non serve l’omologazione

Il 7 novembre sono scattate le multe per coloro che viaggiano con un bimbo sotto i 4 anni senza seggiolini salvabebè. Il governo sta lavorando per posticipare al primo marzo 2020 l’avvio delle multe per i non provvisti del dispositivo, come dice la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli. Ma ci sono 3 pericoli.

1) Seggiolino salvabebè: solo autocertificazione

Le sanzioni sono quelle previste dal Codice della strada (articolo 172). Si tratta di multe di 83 euro (che si riducono a 58 euro se si paga entro 5 giorni) con sottrazione di 5 punti dalla patente. Se si commettono due infrazioni in 2 anni, è recidiva: scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Ma evitare le multe è facile: sentite il primo pericolo. I seggiolini salvabebè non necessitano di omologazione. Devono essere accompagnati da un certificato di conformità rilasciato dal produttore. Attenzione ai prodotti che si comprano per due delle vecchie lire. Attenzione alla qualità. Si tratta di preservare la vita dei piccini, sia in viaggio sia per evitare l’abbandono.

2) Legge scritta malissimo: seggiolini salvabebè caos

II dispositivo antiabbandono può essere integrato all’origine nel sistema di ritenuta per bambini. O una dotazione di base o un accessorio del veicolo, compresi nel fascicolo di omologazione del veicolo stesso. O indipendente sia dal sistema di ritenuta per bambini sia dal veicolo. Pertanto, il seggiolino perfetto non c’è. E va bene anche un apparecchio piccolo da due lire. Quando un dispositivo antiabbandono è messo a disposizione sul mercato, il fabbricante deve accertarsi che esso sia conforme alle prescrizioni tecniche costruttive e funzionali essenziali. II fabbricante redige la documentazione tecnica e, su richiesta, la mette a disposizione dell’autorità di vigilanza del mercato. Sarebbe questa la garanzia di sicurezza? La documentazione tecnica deve contenere tutti i dati o dettagli pertinenti dei mezzi utilizzati dal fabbricante per garantire che il dispositivo antiabbandono sia conforme alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali essenziali. È un’autocertificazione. Come il ragazzino che non va a scuola, e poi si fa la giustifica da sé…

3) La bufala della circolare ministeriale sui seggiolini salvabebè

Sul web, gira una bufala per gli allocchi, i creduloni. Una circolare del ministero dell’Interno direbbe che non si danno multe. Scemenze. È una circolare vecchia. Scritta questa estate. Ovviamente, all’epoca le cose erano diverse. Poi è arrivato l’ok dello stesso ministero dei Trasporti: multe al via per chi è senza seggiolini salvabebè. La bufala è alimentata in modo furbo per gli stupidi: si vede il riquadro della circolare vecchia. Non si vede né la data né il numero. Non credete a queste cretinate che vi raccontano: la verità è che la multa c’è. Comunque, gran colpa di questa situazione caotica è del governo M5S-Pd: ci han messo mesi per fare la legge, scritta poi malissimo. Sarebbe questo il loro modo di fare sicurezza stradale? È lo stesso esecutivo che ha in mano le sorti del Paese? Siamo messi male.

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