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Multe seggiolini salvabebè: i ministeri dicono no

Arriva una circolare della Polizia che tenta di fare ordine. Poi il ministero dell’Interno e la ministra dei Trasporti dice no alle multe

Seggiolino Salva Bebè bambino

Colossale pasticcio all’italiana: riguarda le multe per i seggiolini salvabebè. Obbligatori dal 7 novembre 2019. In un comunicato, la Polizia ha appena chiarito un punto importante. Riguarda i dispositivi di allarme per salvare la vita ai piccini under 4 anni dimenticati in auto sotto il Sole. Possono essere sia nel seggiolino sia costituire un accessorio della vettura. Non è necessario acquistare un seggiolino nuovo: basta integrarlo con un dispositivo d’allarme.

Alle origini del problema

Multe seggiolini salvabebè: il problema è che la norma è arrivata per decreto. Che ha carattere d’urgenza. Però il decreto ha rimandato ad altri decreti. E poi alle circolari della Polizia. Risultato: i seggiolini salvabebè non ci sono o ce ne sono pochi. Le Forze dell’ordine come possono appioppare la multa? Allora, il salvataggio della Polizia: ok anche un accessorio piccolo.

Ecco le multe

La sanzione per chi non è in regola? Sono 81 euro di multa. più la decurtazione di cinque punti patente. Più la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se viene colti a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di due anni: la recidiva.

Guaio chiama guaio

C’è un secondo guaio, concatenato al primo. Come fanno le Forze dell’ordine a verificare se un apparecchio posto vicino al seggiolino sia davvero un antiabbandono? Non solo. Il sistema deve avere le specifiche tecniche stabilite per decreto. E come fanno Polizia locale, Polizia Stradale e Carabinieri a capire se quel dispositivo ha le caratteristiche giuste? Servirà una seconda circolare, dopo la prima circolare, che fa seguito al decreto, che è arrivato dopo il primo decreto. Certo che se è così che si cambia il Codice della strada in Italia, si prevedono tempi biblici per arrivare una riforma organica.

Niente multe: parola di ministra

In tutto questo caos fatto dal governo giallorosso sui seggiolini salvabebè, interviene la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. Rassicura le mamme e le famiglie sull’urgenza di questo dispositivo e sulle multe per chi non è ancora dotato di questo strumento. Il ministero è qui per tutti i chiarimenti, dice. E c’è la disponibilità del governo M5S-Pd e dell’intera maggioranza a intervenire per posticipare l’applicazione delle sanzioni. In parallelo, il ministero dell’Interno è esplicito: niente multe, perché non ci sono i seggiolini salvabebè.

Cosa accadrà

Le Forze dell’ordine chiuderanno un occhio. In attesa di capire bene come stiano le cose. Intanto, la ministra annuncia una norma speciale. Obiettivo: prorogare l’entrata in vigore delle multe previste per chi non rispetta l’obbligo di installare i seggiolini salva abba.

E il bonus di 30 euro?

Il decreto legge fiscale, all’esame della commissione Finanze della Camera, prevede un rimborso di 30 euro sull’acquisto dei nuovi dispositivi. Ma se il decreto sul bonus non c’è, come fa la mamma ad avere lo sconto? Lo si avrà presto, dice la ministra. E chi compra il seggiolino prima del decreto sul bonus deve conservare lo scontrino. Dopodiché, una volta arrivato il decreto, avrà lo sconto. Cui hanno diritto 30 genitori su 100, non tutti. Una telenovela senza precedenti in materia di Codice della strada: il governo giallorosso non esce bene da questa vicenda.

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