Il governo italiano destinerà circa 200 milioni di euro di fondi UE precedentemente previsti per un impianto di batterie di Stellantis a Termoli. ACC, la joint venture di batterie con Stellantis come principale investitore, aveva progettato tre gigafactory in Europa. Tuttavia, a giugno ha annunciato la sospensione dei lavori su due di queste strutture, una in Italia centrale e una in Germania, a causa del passaggio a batterie più economiche e del calo della domanda di veicoli elettrici.
200 milioni di euro di fondi UE in un primo momento previsti per la Gigafactory di Stellantis saranno destinati dall’Italia ad un altro impianto
Diverse aziende europee hanno investito nella produzione di batterie agli ioni di litio per supportare le case automobilistiche del continente nel passaggio dalle auto con motore a combustione interna ai veicoli elettrici a zero emissioni.
Tuttavia, la crescita della domanda di veicoli elettrici procede a un ritmo più lento di quanto alcuni operatori del settore avessero previsto, e la concorrenza da parte dei produttori di batterie e delle case automobilistiche in Asia e Nord America è agguerrita. Martedì, in un incontro al Ministero delle imprese, l’impresa ha confermato l’incertezza sui tempi di costruzione della gigafactory di Termoli e di quella tedesca, hanno affermato i funzionari governativi.
ACC, che ha come azionisti anche Mercedes e TotalEnergies, ha dichiarato in una nota di essere pronta ad avviare la costruzione della gigafactory a fine giugno, ma di aver dovuto fare i conti con una “transizione alla mobilità elettrica più lenta del previsto, che ha portato a un’evoluzione della tecnologia richiesta dai clienti”.
Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha affermato che utilizzerà i fondi dell’UE per sostenere investimenti distinti, coerenti con la strategia energetica di Roma volta a rendere la sua economia più verde. L’Italia ha stanziato 200 milioni di euro dai fondi dell’UE per la ripresa post-COVID per la gigafactory e si è impegnata a stanziare altri 200 milioni di euro in fondi nazionali e regionali. Il ministro ha aggiunto che potrebbero essere stanziati fondi statali nazionali separati qualora l’ACC fosse in grado di presentare in un secondo momento un nuovo piano industriale per Termoli.
La disponibilità di sussidi pubblici nazionali “è fondamentale per sostenere la competitività degli investimenti dell’ACC in Italia”, ha affermato. Nel corso dei colloqui, Stellantis ha assicurato al Governo che continuerà a produrre motori endotermici a Termoli, mantenendo gli attuali livelli occupazionali, in vista della transizione verso la gigafactory.