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Nuovo Codice della Strada: le novità col decreto “tolleranza zero”

Segnali stradali

Il Governo aveva promesso “tolleranza zero” e così è stato. Con il disegno di legge e la legge delega per le modifiche al Codice della Strada che ottengono il via libera da parte del Consiglio dei ministri, l’iter prende ufficialmente il via. Nel testo sottoposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, vengono proposte diverse modifiche alla normativa nazionale. Che, qualora entrassero definitivamente in vigore, punirebbero in maniera responsabile i conducenti rei di condotta negligente al volante. Ottenuto l’ok dal Consiglio dei ministri lo scorso giugno, la bozza era stata portata all’attenzione di Comuni e Regioni, prima di rifare capolino in Consiglio. Stando alla tabella di marcia fissata dalle autorità, le Camere saranno chiamate a esprimersi già nel mese di ottobre.

L’auspicio – ha commentato Salvini – è di approvarlo al più presto. Dalla premier Giorgia Meloni ha ricevuto anche il grazie per l’operatività. Assumere dei provvedimenti lo considerano essenziale alla luce delle troppe morti lungo le nostre strade, causa della morte di diversi giovani. Secondo i dati ufficiali Aci-Istat i decessi sono stati 3.159 lo scorso anno, in crescita del 10 per cento rispetto al 2021, alla ripresa degli spostamenti dopo il lockdown. A determinare il dramma è stata, anzitutto, la distrazione, nel 15 per cento dei casi, il mancato rispetto della precedenza o dei semafori e la velocità eccessiva.

Novità Codice della Strada: uso del telefono alla guida

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Gli eventi di cronaca recentemente registrati hanno messo ulteriore premura nella revisione del Codice della Strada. Con un approccio duro le istituzioni contano di ristabilire l’ordine, messo in forte discussione dai tragici avvenimenti. Ora prenderanno il via le pratiche in Parlamento, dove gli onorevoli avranno il compito di pronunciarsi in merito.

Tra i tanti punti promossi dal MIT spicca la politica decisa contro la cattiva abitudine di parlare al telefono in auto senza il vivavoce. Vige altresì il principio di tolleranza zero nei riguardi di coloro che si mettono al volante sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. Stretta poi sui monopattini e sui neopatentati, che non potranno circolare su veicoli di alta cilindrata. Per dissuadere da una condotta impropria, si applicano un inasprimento delle sanzioni e un rincaro delle multe.

In seguito all’incontro nella Conferenza unificata Stato-Regioni, si è stabilimento un aumento delle multe a chi usa il cellulare mentre guida, circola in stato di ebbrezza o dopo aver assunto stupefacenti, viola i limiti di velocità e parcheggia in spazi impropri.

La campagna intrapresa contro l’abitudine di guida e contemporaneamente parlare al cellulare, in assenza di viva-voce, condurrà fino a una pena amministrativa di 1.697 euro. Che salgono a 2.588 euro alla seconda infrazione. Inoltre, scatta la sospensione della patente:

  • da quindici giorni a due mesi per la prima violazione;
  • da uno a tre mesi in caso di recidiva nel biennio.

In aggiunta, verranno decurtati i punti dalla patente: otto nell’ipotesi di prima trasgressione e dieci alla seconda. La sospensione della licenza varrà altresì per chi è stato colto in flagrante mentre guida contromano o passa col semaforo rosso.

Novità Codice della Strada: guida sotto effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti

Il pugno duro vale pure e soprattutto per i conducenti rei di circolare ubriachi o sotto effetto di stupefacenti, in particolare se recidivi. La patente sarà subito ritirata e sospesa, fino a un massimo di tre anni per i casi più gravi. E vale la tolleranza zero con chi viene trovato positivo all’alcoltest: il limite da non superare è di 0,5 g/l, che scendono a 0 per i soggetti recidivi. A questi ultimi toccherà peraltro installare l’alcolock, un dispositivo che gli impedirà di mettere in moto la vettura laddove gli venga rilavato un tasso alcolemico sopra allo zero. Che sarà interamente a sue spese.

In caso di sospetto uso di stupefacenti la licenza di guida sarà subito ritirata e sospesa, in attesa degli esiti dei test di laboratorio sullo stato psico-fisico. E sarà definitiva la revoca della patente nei riguardi di coloro che si macchieranno dei peggiori reati, come, ad esempio, fuggire dopo aver provocato un incidente stradale.

Cambiano pure le direttive inerenti all’impiego degli autovelox. In favore di un uso meno votato al bisogno di fare cassa, bensì di garantire la sicurezza dei cittadini, le specifiche tecniche e il loro posizionamento andranno incontro a una legislazione stringente. Una battaglia promessa dal leader della Lega e contestata da diversi Comuni, su tutti dalla giunta meneghina guidata da Giuseppe Sala. Tramite l’omologazione si ridurranno in misura drastica le possibilità di truffa.

Mediante gli accertamenti da remoto, sarà consentito contestare la violazione dell’obbligo di dare la precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti. E gli stessi macchinari saranno utilizzabili anche per la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, soltanto nel caso in cui siano stati occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.

Il ddl per il nuovo Codice della Strada introdurrà pure maggiori paletti per le Zone a Traffico Limitato (ZTL), i passaggi a livello ferroviari e regole più restrittive per la sosta vietata.

Parcheggio negli stalli per disabili e servizi di trasporto pubblico

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Costerà caro pure mettere il proprio mezzo di locomozione negli stalli dedicati ai disabili. Su richiesta della Conferenza la multa per i ciclomotori a due ruote passa da un range di 80-328 euro a 165-660 euro. Quello finora previsto per le altre categorie di veicoli, che passeranno da 330 a 990 euro. E sarà salato il conto se si parcheggia nelle corsie adibite allo stazionamento e alla fermata dei servizi di trasporto pubblico (autobus inclusi). A tal proposito, per i ciclomotori e i motoveicoli si va dall’intervallo di 41-168 euro a 87-328 euro, mentre per i restanti veicoli si passa da 87-344 euro a 165-660 euro.

I ciclisti riceveranno maggiori tutele: non solo aumenteranno le piste ciclabili, bensì gli automobilisti avranno l’obbligo di mantenere, ove possibile, un metro e mezzo di distanza quando superano una bicicletta. E hanno approvato la priorità ciclabile con limite di velocità a 30 chilometri orari. Per quanto riguarda i monopattini viene disposto l’obbligo di casco, targa e assicurazione. Circolare sprovvisti dei necessari documenti comporterà una multa da un minimo di 100 a un massimo di 400 euro.

Saranno altresì obbligatori gli indicatori luminosi di svolta e freno: non mettersi in regola determinerà una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. Non vi sarà la facoltà di circolare sui marciapiedi, nelle isole pedonali e in strade extraurbane con limiti di velocità superiori ai 50 km/h. I monopattini in sharing non avranno modo di circolare oltre le aree consentite. La sosta selvaggia, la guida contromano e lungo strade extraurbane definite di particolare pericolo comporteranno pene esemplari.

Neopatentati

I neopatentati non avranno accesso alle auto di grossa cilindrata per i primi tre anni (e non più solo uno). E i minorenni che sono stati fermati alla guida sotto effetto di alcool o droghe non avranno modo di ottenere la patente prima del compimento dei 24 anni.

Si rafforzano, infine, le normative sui dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore a tre anni. Con l’integrazione con l’autoveicolo, ne sarà preservata l’incolumità. Gli enti preposti condurranno, inoltre, un’attività di informazione e comunicazione con particolare riferimento all’installazione dei dispositivi, nonché dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza pure da parte dei passeggeri posteriori.