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Stellantis: “lavoratori si licenziano per non trasferirsi a Pomigliano”

È pieno esodo a Melfi: pur di non vedersi trasferita a Pomigliano, buona parte del personale si sta licenziando

Stellantis Melfi

Si respira un clima ben poco sereno a San Nicola di Melfi. La nuova settimana è iniziato con uno sciopero, indetto per la giornata di lunedì, dalla durata di 4 ore. A decretarlo le sigle sindacali, nel tentativo di far passare un messaggio che, stando alla loro tesi, stenterebbe a essere colto dai destinatari. Secondo quanto sostenevano gli operai Stellantis, difficilmente si sarebbe verificata un’alta adesione. Ciò sarebbe avvenuto nel mese di settembre, col ritorno a pieno regime. La fumata bianca annunciata nelle scorse ore rasserena solo in parte gli animi: prima di tranquillizzarsi davvero, occorreranno dei provvedimenti concreti.

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La manodopera si dice preoccupata dalle prospettive future del complesso. Difatti, le Euro 6 che usciranno dalla catena di montaggio di Melfi saranno bandite nel 2025. Quando, lo ricordiamo, entrerà in vigore il nuovo standard di emissioni, ben più stringente nei requisiti a cui ottemperare. Senza guardare troppo avanti, pure il presente è segnato dai problemi, inerenti alle trasferte. Secondo quanto riferisce una fonte interna a Basilicata24, dei colleghi di 50 anni si stanno licenziando pur di non andare a Pomigliano.

Una situazione che assume tinte drammatiche a quell’età e con figli a carico. Stando al membro del personale, il senso di sconforto sta divampando tra gli operatori “meno giovani”, che per andare in pensione necessitano almeno di 15 altri anni di contributi. Sebbene capisca l’incentivo, si sarebbe persa ogni speranza circa le prospettive dell’impianto. Qualcuno si sta chiamando fuori, poiché scoraggiato dai programmi illustrati dal gruppo Stellantis, con riferimento a Pomigliano. I disagi interesserebbero pure gli addetti chiamati a trasferirsi in Francia. Per il dipendente i vertici del conglomerato avrebbero dato via a una campagna di dissuasione.

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Pur di sfoltire il personale, avrebbero messo in atto un’opera di “terrore”. Impongono di andare fuori per un trimestre, lasciando vita e famiglia, poiché desidererebbero arrivare a settembre con molti meno addetti a libro paga. Ad avviso dell’operaio, in quel di San Nicola vi sarà una potatura mai vista prima. Uno di loro gli ha appena confessato di essere sul punto di “mollare la baracca”. Il tema è stato analizzato in maniera approfondita nell’incontro tra i sindacati, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e le istituzioni politiche, con un’intesa formalizzata proprio nelle ultime ore. Mentre il complesso di Mirafiori viene da un importante successo, costituito dall’adesione al programma grEEn-campus, a San Nicola di Melfi si scorge uno spiraglio di luce.

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